[27/11/2011] GP Brasile: São Paulo

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» *Kµrtis 92* ~
icon14  view post Posted on 25/11/2011, 16:52     +1   -1




FORMULA 1 GRANDE PRÊMIO PETROBRAS DO BRASIL 2011



São Paulo

 Race Date: 27 Nov 2011
 Circuit name: Autodromo Jose Carlos Pace
 Number of Laps: 71
 Circuit Length: 4.309 km
 Race Distance: 305.909 km
 Lap Record: 1:11.473 - J. P. Montoya (2004)
 Last Winner: S. Vettel



Gran Premio del Brasile, Interlagos: Anteprima ed orari del weekend
La stagione 2011 di Formula 1 è giunta al suo epilogo. Il prossimo weekend si disputerà l’ultima gara del mondiale, la diciannovesima, sul circuito intitolato a José Carlos Pace ad Interlagos, sobborgo di San Paolo.

Il Gran Premio del Brasile chiude una stagione lunghissima, non tanto per le gare in se, abbiamo avuto diciannove Gran Premi anche negli anni scorsi, ma quanto per l’ampiezza del calendario che ha spalmato gli appuntamenti iridati fino a fine Novembre, e si sarebbe potuti arrivare anche all’inizio di Dicembre se in extremis fosse stato ripescato il Bahrain, cancellato ad inizio anno.

Si giunge in Brasile dopo un Gran Premio di Abu Dhabi che ha visto tornare alla vittoria dopo ben quattro mesi Lewis Hamilton. Il campione di Stevange protagonista negli ultimi tempi di prestazioni un po’ incolori è tornato sul gradino più alto del podio al termine di una gara condotta in modo autorevole, senza sbagliare nulla e senza nulla concedere agli avversari.

Vettel, che scattava dalla pole, si è arresto dopo appena due curve per colpa di una foratura al pneumatico posteriore destro. Molto strano che una ruota pressochè nuova ceda di copo dopo appena pochi metri di gara. Analizzata dai tecnici della Pirelli, in collaborazione con i membri del team Red Bull, è stato escluso il cedimento strutturale, ma ancora non ci sono certezze circa le reali cause che hanno portato la ruota a sgonfiarsi così di colpo.

Nella scorsa settimana si è tornati a discutere sul calendario per la prossima stagione. Sono giunte infatti, dagli Stati Uniti, voci di forti ritardi circa la costruzione del Circuit of the Americas nei pressi di Austin in Texas, e Bernie Ecclestone ha chiaramente ammesso che il Gran Premio degli Stati Uniti potrebbe essere cancellato dal calendario 2012 e rimandato all’anno successivo che segnerà il debutto anche del Gran Premio nel New Jersey.

Il Gran Premio del Brasile si disputa sul circuito José Carlos Pace di Interlagos, quartire di San Paolo. Come dice lo stesso nome, il tracciato si trova una zona circondata da due laghi artificiali, il Guarapiranga e il Billings, realizzati alla fine degli anni venti per dotare la metropoli di acqua ed energia idroelettrica.

Il tracciato è ancora uno di quelli vecchio stampo, se così si può dire: sede stradale abbastanza stretta, continui saliscendi e molti avvallamenti. L’organizzazione del Gran Premio è da anni criticata per le condizioni non affatto buone in cui si trova l’impianto e per le strutture che non vengono riammodernate da decenni. Tuttavia, la gara di Interlagos è sempre riconfermata in calendario essendo l’unico appuntamento sudamericano del circus.

Da alcuni anni, il Gran Premio del Brasile è tra le gare che concludono il campionato. Tuttavia, molti ricorderanno che il Brasile per vari decenni era tradizionalmente una delle prime gare in calendario, e anzi negli anni ’80 e ’90 era proprio la prima dell’anno. Interlagos è la pista che ospita il “debutto” del Brasile nel giro dei Gran Premi iridati, è il 1973, dopo che l’anno precedente si era disputata una edizione inaugurale vinta da Reutemann su Brabham.

Non era la Interlagos così come la conosciamo oggi, bensì una pista molto più lunga, quasi 8 chilometri, che alternava curve veloci, curve molto lente e rettilinei velocissimi. Fu progettato per permettere la visibilità quasi dell’intero circuito dalle tribune del traguardo. A vincere in quella prima edizione “mondiale” è proprio il fresco campione del mondo e idolo di casa Emerson Fittipaldi sulla intramontabile Lotus 72, vittoria poi bissata l’anno dopo ma con una McLaren, al termine di una gara accorciata di otto giri per uno scroscio di pioggia.

Nel 1975 c’è la sorpresa della pole position della piccola scuderia Shadow guidata da Jarier, che sembra imbattibile anche in gara, ma a sette giri dalla fine si ritira e per la terza volta in tre anni la vittoria va a un pilota brasiliano, il giovane Carlos Pace (su Brabham) alla sua prima e purtroppo unica vittoria.
Nel ’76 siamo in piena era Lauda-Ferrari e Niki, iridato in carica, vince a mani basse nonostante la pole di Hunt e una sfuriata iniziale in testa di Regazzoni.
Nel ’77 e ’78 vince ancora la Ferrari, entrambe le volte con Reutemann, grazie anche alle gomme Michelin, ma nel 1978 la pista è quella, inedita, di Jacarepagua, a Rio de Janeiro.

Nel ’79 si ritorna a Interlagos, e le Ligier di Laffite e Depailler dominano stracciando la concorrenza, e tutti pensano che le vetture francesi domineranno il campionato, ma non sarà così. Nell’80 si assiste alla prima vittoria di Arnoux sulla Renault turbocompressa, ma alla partenza è Villeneuve a dare spettacolo partendo a razzo dalla terza posizione e scavalcando Jabouille e Pironi di traverso a ruote fumanti, portando per l’unica volta in tutta la stagione la disastrosa Ferrari T5 al comando di una gara. L’anno dopo si assiste al primo dei tanti “dissidi” di casa Williams: piove a dirotto, Piquet sbaglia le gomme, le due Williams di Reutemann e Jones (campione in carica) dominano fino a che dal box esce il cartello che segnala a Carlos di far passare Alan: Reutemann non ci sta e va a vincere. Da quel momento sarà guerra dichiarata tra i due con la squadra spaccata a metà, e a fine stagione Reutemann perderà il titolo per un punto a favore di Piquet, per la gioia di Jones.

Sembrano maturi i tempi per una vittoria di Piquet nel suo Brasile, infatti nell’82 dopo una sfuriata di Villeneuve, in testa per i primi 29 giri e poi fuori pista per le gomme finite, Piquet batte Rosberg e vince, ma a fine gara vengono entrambi squalificati per vetture sottopeso (siamo nel pieno della guerra Fisa-Foca e gli inglesi avevano il famoso trucco dei serbatoi per l’acqua “di raffreddamento” per correre sottopeso e contrastare la superiorità dei turbo Ferrari e Renault). Il vincitore diviene così Prost, alla prima di una lunga serie di vittorie in terra brasiliana.

Nell’83 Piquet si riprende il dovuto, vincendo stavolta senza discussioni. L’anno successivo Alain Prost, all’esordio con la McLaren-Porsche, vince dopo un ottimo inizio di Alboreto che debutta sulla Ferrari con 11 giri al comando prima di un guasto ai freni. Prost si ripete l’anno dopo iniziando così la scalata al suo primo mondiale battendo un Alboreto ancor più competitivo partito dalla pole ma urtato da Mansell al via. Piquet vince ancora davanti alla torcida nell’86 debuttando al meglio con la Williams e arrivando davanti all’emergente connazionale Ayrton Senna.

Prost ancora primo nei due anni successivi, in particolare nell’88 approfitta di un problema in partenza del suo nuovo compagno di squadra, che è proprio Senna, e va a vincere, primo atto di una rivalità che farà epoca.

Nel 1989 triplice inaspettato debutto vincente: all’ultima edizione a tutt’oggi disputata a Jacarepagua, eliminatisi in partenza Patrese, Berger e Senna (che ancora una volta non riesce a vincere in casa), Mansell esordisce sulla Ferrari con una vittoria totalmente inattesa visti i ricorrenti guai di affidabilità del nuovissimo cambio automatico, anch’esso al debutto, battezzando in modo vincente anche la prima gara di Cesare Fiorio come diesse della Rossa. Dodici mesi dopo Mansell viene raggiunto in Ferrari da Prost, che vince per la sesta volta in Brasile (record di vittorie nella stessa gara) approfittando anche di un errore di Senna, leader della gara, nel doppiaggio di Nakajima (suo ex-compagno in Lotus); nel pre-gara il presidente FIA Balestre, che dopo i fatti di Suzuka ’89 aveva minacciato di squalificare Senna, viene fatto oggetto nella pit lane di un eccezionale lancio di arance e pomodori da parte dei tifosi brasiliani inferociti.

Ayrton riesce una volta per tutte a sconfiggere la macumba che non lo voleva vincitore in Brasile e nel 1991 trionfa con una gara leggendaria, guidando negli ultimi giri col cambio rimasto in sesta marcia, battendo la sempre più forte Williams-Renault di Patrese: l’urlo di Senna sul traguardo, misto di gioia e di fatica, rimbalzano dalla cronaca direttamente alla leggenda. Dopo l’indiscutibile dominio di Mansell sulla fantascientifica Williams ’92, Senna fa il bis nel ’93 e viene premiato dal cinque volte mondiale Fangio, approfittando della pioggia amica che induce all’errore l’arcirivale Prost, che non lo aveva voluto a fianco a sé sulla sempre invincibile Williams.

Nel 1994, la stella di Senna brilla per l’ultima volta con una pole strappata coi denti all’emergente Schumacher con la Benetton, il quale però in gara è imprendibile e costringe Ayrton all’errore. Sarà l’ultima volta che i brasiliani vedranno correre il loro idolo prima che un muretto sul Santerno lo fermi per sempre. Schumacher rivince nel 1995 davanti a Coulthard, ma a fine gara ecco la grana: la benzina dei due “non è conforme”, Berger viene dichiarato vincitore, ma il tribunale FIA ridà la vittoria ai primi due, togliendo però i punti alle squadre: un guazzabuglio tipico delle non-decisioni salomoniche di questo sport. Vittorie nette di Hill e Villeneuve nei due anni successivi, e doppietta del finlandese Hakkinen nel biennio 88-89, preludio ai due titoli vinti da Mika in quelle stagioni.

Nel 2000 Michael Schumacher, al quinto anno con la Ferrari riesce a vincere e a portarsi decisamente in testa al mondiale, che a fine anno prenderà finalmente la via di Maranello dopo 21 anni di digiuno. Nel 2001 (vittoria di Coulthard) la F1 rimane impressionata da Montoya, colombiano che viene dalle gare USA, che in gara affianca Schumacher e lo sposta letteralmente a ruotate per poi passare in testa, prima di venir eliminato dal doppiato Verstappen (non nuovo a incidenti spettacolari in Brasile dopo quello incredibile del 1994).

Nel 2002 il dominio incontrastato della Ferrari continua con una nuova vittoria di Schumi, stavolta all’esordio con la inedita F2002 che alla vigilia sembrava troppo poco collaudata per puntare alla vittoria (e Pelè dimentica di sventolare la bandiera a scacchi), invece sarà l’inizio di una stagione in cui gli avversari vedranno la Rossa solo da lontano. L’anno successivo la pioggia provoca incidenti a raffica e dal groviglio di incidenti (Schumi sfiora una gru nella via di fuga) esce fuori la sorpresa Fisichella, alla sua prima vittoria, con la Jordan, tuttavia i confusionari commissari rovinano la sua legittima gioia perchè in un primo tempo assegnano la vittoria a Raikkonen, e solo dopo due settimane Fisichella vedrà riconosciuta la vittoria.

Nel 2004, altra stagione tutta-Ferrari, il Brasile viene spostato a fine stagione e Montoya si congeda dalla Williams con una vittoria, che a tutt’oggi è anche l’ultima per il team inglese, rimasto oggi l’unico concorrente indipendente in mezzo a squadre totalmente in mano ai Grandi Costruttori. Il colombiano fa il bis nel 2005 ma con la McLaren, proprio nel giorno del matematico primo titolo mondiale di Alonso con la Renault, che diventa il più giovane campione del mondo della storia della F1.

Lo spagnolo rivincerà il titolo nel 2006 di nuovo in Brasile, gara che vede la vittoria del pilota di casa Felipe Massa, primo brasiliano a trionfare in casa dai tempi di Senna, mentre passa alla storia la gara d’addio alla F1 di Schumacher, che viene attardato da un guaio in prova e da un contatto in gara con Fisichella che gli provoca una foratura: Michael comincia una epica rimonta, degna di Clark e di Stewart, che lo porta a rimontare un giro di ritardo fino alla quarta posizione finale, con sorpassi eccezionali come quello a Raikkonen, suo successore in Ferrari.

E proprio Raikkonen nel 2007 compie l’impresa che nessuno realisticamente pensava: è storia di ieri, ma difficilmente si potrà dimenticare (dopo una stagione segnata dalla clamorosa spy-story) l’harakiri del giovane Hamilton che con la sua McLaren-Mercedes partiva con un vantaggio di sette punti sul finlandese della Ferrari e quattro sul suo compagno-rivale, il due volte campione in carica Alonso. Raikkonen, coadiuvato al meglio dal team-mate Massa, sempre fortissimo in casa, va a vincere la gara, mentre dietro Hamilton, prima con un errore in frenata poi con un momentaneo problema al cambio, resta invischiato in una difficile rimonta che lo relega a un inutile settimo posto finale, con Raikkonen campione del mondo per un solo punto sulla coppia, separata in casa, della McLaren. Nel dopo-corsa il colpo di scena, con la possibile squalifica per carburante irregolare di Williams e BMW che, se attuata, consegnerebbe il titolo a Hamilton, ma poi il risultato in pista viene confermato e in Ferrari si può festeggiare.

Il miracolo non si ripete l’anno successivo, quando Massa perde il titolo per un punto a favore di Hamilton che agguanta all’ultimissima curva il piazzamento che gli serve per diventare il più giovane iridato della storia fino a quel momento. Interlagos è il luogo della consacrazione anche per Button nel 2009, mentre l’anno scorso la vittoria di Vettel nella penultima gara stagionale non sembrava affatto preludere al suo primo titolo, come poi avvenne nel successivo appuntamento di Abu Dhabi.

Si è giunti quindi alla fine di una lunghissima stagione. Con i mondiali già assegnati e le posizioni che contano in classifica ormai solide, il Gran Premio del Brasile sarà l’occasione di una grande festa per tutto il mondo della Formula 1 che darà l’arrivederci agli appassionati e ai tifosi al prossimo 18 Marzo all’Albert Park per il Gran Premio d’Australia.

Gli orari del Gran Premio del Brasile

Venerdì 25 Novembre
10:00-11:30 (13:00-14:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (17:00-18:30) Prove Libere 2

Sabato 26 Novembre
11:00-12:00 (14:00-15:00) Prove Libere 3
14:00-15:00 (17:00-18:00) Qualifiche – Rai Due/Rai HD

Domenica 27 Novembre
14:00 (17:00-18:00) Gara – Rai Uno/Rai HD

Tra parentesi gli orari italiani

GP Brasile, Prove Libere 1: Webber precede le McLaren
Mark Webber ha ottenuto il miglior tempo con la Red Bull nella prima sessione di prove libere del GP Brasile di Formula 1 in una sessione caratterizzata da buone condizioni meteo. Webber ha girato in 1.13.811 scavalcando le due McLaren di Jenson Button e Lewis Hamilton che hanno chiuso rispettivamente in seconda e terza posizione davanti all’altra Red Bull di Sebastian Vettel. I primi quattro sono racchiusi in 214 millesimi.

McLaren e Red Bull hanno dominato le prime posizioni già dopo la prima mezzora con Hamilton davanti a Button per circa 15 minuti prima che Vettel si portasse al comando.

Button ha poi scavalcato il campione del mondo dopo i primi 60 minuti con Hamilton che si è portato alle sue spalle prima che Webber avesse la meglio.

Ferrari in quinta e sesta posizione con Felipe Massa davanti a Fernando Alonso che ha parcheggiato la sua vettura nel finale a causa del cedimento del propulsore.

Michael Schumacher e Nico Rosberg sono settimo e decimo con le Mercedes, tra loro le Force India di Nico Hulkenberg e Paul di Resta. Hulkenberg è stato uno dei tanti test driver in azione oggi. Romain Grosjean è 12mo con la Renault nonostante sia rimasto fermo all’uscita dai box per un problema al cambio dopo la prima ora di prove. Jean-Eric Vergne è 18mo con la Toro Rosso, Luiz Razia è 20m o con la Lotus e Jan Charuz è ultimo con la HRT.




Fonte: F1GrandPrix

Edited by » *Kµrtis 92* ~ - 25/11/2011, 22:58
 
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view post Posted on 25/11/2011, 22:56     +1   -1




GP Brasile, Prove Libere 2: Hamilton davanti a Vettel
Lewis Hamilton è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere del GP Brasile ad Interlagos. L’inglese della McLaren Mercedes è stato al comando per gran parte della sessione.

Il suo primo giro veloce, 1.13.852, l’ha portato al comando della classifica già all’11mo minuto. Il primato è durato fino ai primi 40 minuti, battuto dopo i primi run a gomme morbide. Michael Schumacher è stato il primo a battere il tempo di Hamilton girando in 1.13.723. Ma sei minuti dopo Hamilton ha montato a sua volta le gomme più morbide girando in 1.13.653 e poi in 1.13.392, tempo che gli ha garantito la prima posizione fino alla fine.

Sebastian Vettel si è portato in seconda posizione con la Red Bull a 167 millesimi precedendo l’altra Red Bull di Mark Webber.

Fernando Alonso è quarto con la Ferrari mentre Schumacher è quinto. Felipe Massa completa la top 6 con l’altra Ferrari mentre Jenson Button, secondo per gran parte della sessione, è precipitato in settima posizione.

Nico Rosberg con la Mercedes precede le Force India di Adrian Sutil e Paul di Resta completano la top 10. Problemi al cambio per Sergio Perez a pochi minuti dal termine.




GP Brasile, Prove Libere 3: Vettel il più veloce
Miglior tempo per il campione del mondo Sebastian Vettel nella terza sessione di prove libere del GP Brasile di Formula 1 ad Interlagos. Il pilota della Red Bull Racing ha preceduto Jenson Button (McLaren) e l’altra Red Bull di Mark Webber. Quarto tempo per Lewis Hamilton. Distacchi ridotti tra Red Bull e McLaren con i quattro piloti racchiusi in 162 millesimi.

Fernando Alonso è quinto con la Ferrari a 3 decimi davanti alla Force India di Adrian Sutil e alle Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher. Paul di Resta (Force India) e Felipe Massa (Ferrari) chiudono la top 10. Sessione tribolata per il ferrarista che ha rischiato il contatto prima la Virgin di Timo Glock in pista e poi con Schumacher in uscita dalla pitlane. Bruno Senna ha accusato problemi tecnici al propulsore mentre Sebastien Buemi non è riuscito a completare un giro veloce con la Toro Rosso.



Fonte: F1GrandPrix

Edited by » *Kµrtis 92* ~ - 26/11/2011, 23:18
 
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» *Kµrtis 92* ~
view post Posted on 26/11/2011, 23:20     +1   -1




GP Brasile: Vettel da record, ancora in pole
Sebastian Vettel ha coronato con l’ennesima pole position, la 15ma quest’anno, la sua stagione trionfale che l’ha visto conquistare con largo anticipo il mondiale 2011. Il tedesco della Red Bull ha infatti conquistato la pole position anche nelle qualifiche del GP Brasile di F1, ultima gara dell’anno battendo il record assoluto di partenze al palo in una stagione. Seconda posizione per Mark Webber con l’altra Red Bull, seconda fila per le McLaren di Jenson Button e Lewis Hamilton. Ferrari indietro: Alonso quinto, Massa settimo.

In Q3 Rosberg è stato il primo a far segnare un tempo con 1.16.581, seguito da Hamilton in 1.17.588. Entrambi hanno scelto di fare un giro lanciato di riscaldamento con il tedesco che è sceso a 1.13.159. Vettel si è poi portato in testa con 1.12.268 davanti a Button (1.12.613) e Alonso (1.12.821). Webber si è poi inserito in seconda posizione a 3 decimi da Vettel mentre Hamilton ha fatto segnare il quinto tempo alla fine del primo run.

Nel secondo run Vettel è stato il primo a scendere in pista, imitato dagli altri 9 piloti in lizza per la pole, inclusi Massa, Schumacher e Senna che hanno scelto di percorrere un solo run in Q3. Vettel ha girato in 1.11.918 conquistando la pole mentre Alonso è salito in terza posizione. Nel finale Button ha insidiato il secondo tempo di Webber ma l’australiano ha risposto bene portandosi a pochi millesimi dal suo compagno di squadra. Hamilton ha poi scavalcato Alonso portandosi in quarta posizione alle spalle di Button mentre lo spagnolo si è dovuto accontentare della quinta posizione in griglia davanti alla Mercedes di Nico Rosberg e all’altra Ferrari di Felipe Massa, settimo. Ottava posizione per Adrian Sutil con la Force India davanti a Bruno Senna (Renault) e Michael Schumacher (Mercedes).

Eliminati in Q2 Paul Di Resta (Force India), 11mo, Rubens Barrichello (Williams), le Toro Rosso di Jaime Alguersuari e Sebastien Buemi, la Renault di Petrov e le Sauber di Kamui Kobayashi e Sergio Perez.

Subito fuori in Q1 Pastor Maldonado, che ha scelto un assetto da bagnato in vista della gara, 18mo davanti alle Team Lotus di Heikki Kovalainen e Jarno Trulli, le HRT di Tonio Liuzzi e Daniel Ricciardo e le due Virgin di Jerome d’Ambrosio e Timo Glock.




Fonte: F1GrandPrix
 
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» *Kµrtis 92* ~
view post Posted on 27/11/2011, 19:05     +1   -1




GP Brasile: Webber vince l’ultima gara della stagione
Mark Webber ha vinto il Gran Premio del Brasile di Formula 1, ultima gara della stagione 2011. Ad Interlagos il pilota della Red Bull ha preceduto il compagno di squadra, Sebastian Vettel, rallentato da problemi al cambio. Terzo posto per Jenson Button (McLaren) davanti alle Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa. Ritiro per Lewis Hamilton a causa di un problema al cambio. Sesto posto per Adrian Sutil (Force India) davanti alla Mercedes di Rosberg e all’altra Force India di Paul di Resta. Nono posto per Kamui Kobayashi (Sauber), decimo per Vitaly Petrov (Renault).

Cronaca
Partenza con pista asciutta e gomme soft per tutti. Al via Vettel ha mantenuto il comando davanti a Webber, Button, Alonso, Hamilton Massa, Rosberg, Sutil, Senna e Di Resta. Al secondo giro Schumacher ha superato lo scozzese alla prima curva rientrando in top 10 mentre Barrichello dopo il via è precipitato dalla 12ma alla 20ma posizione.

Vettel ha subito imposto un ritmo indiavolato rifilando 2″5 a Webber al quarto giro mentre Alonso ha iniziato a disturbare Button. Al decimo giro Schumacher attaccato e affiancato Bruno Senna all’esterno sul rettilineo principale. I due alla prima curva sono arrivati al contatto e il tedesco ha avuto la peggio forando la sua gomma posteriore sinistra. All’11mo giro Alonso ha superato Button con una bella manovra all’esterno della Ferradura portandosi in terza posizione. Costretto a rientrare ai box Schumacher ha montato un nuovo set di gomme soft tornando in pista in ultima posizione.

Al 14mo giro la Red Bull ha comunicato a Vettel un problema al cambio chiedendo al tedesco di anticipare la cambiata in seconda. Button è stato il primo dei top driver a fermarsi ai box al 15mo giro tornando in pista in settima posizione.

Poco dopo è toccato ad Alonso e Hamilton fermarsi ai box e al 18mo giro anche a Vettel. Poco dopo i commissari hanno comminato un drive-through a Senna per la collisione con Schumacher. Al 19mo giro Webber si è fermato ai box lasciando il comando a Massa, seguito da Vettel.

Il tedesco si è avvicinato al brasiliano e al 21mo giro l’ha superato agilmente portandosi di nuovo al comando. Massa è poi rientrato ai box al 22mo giro.

Dopo la prima tornata di soste ai box Vettel comandava quindi la gara con 2″8 di vantaggio su Webber, 7″2 su Alonso. Il ferrarista precedeva Button, Hamilton e Sutil.

Al 23mo giro Timo Glock è stato costretto al ritiro dopo aver perso la gomma posteriore sinistra in pitlane, fissata male dopo la sosta.

I problemi al cambio hanno costretto Vettel a rallentare e Webber si è portato a 1″4. Ritiro per Maldonado dopo un testacoda. Al 29mo giro Vettel ha alzato il piede lasciando passare l’australiano. Al 31mo giro Button ha iniziato la seconda tornata di pitstop montando la mescola più dura. Hamilton è rientrato al 34mo giro per montare ancora gomme morbide. Poco dopo anche Schumacher ha completato la sua sosta mentre Hamilton è rientrato in sesta posizione alle spalle di Button.

Gomme soft anche per Alonso che è tornato in pista in terza posizione alle spalle delle due Red Bull mentre anche Hamilton ha accusato un problema al cambio. Webber è rientrato al 39mo giro montando ancora gomme morbide. Button ha superato Massa portandosi in quarta posizione mentre Vettel ha montato a sua volta gomme morbide tornando in pista in seconda posizione alle spalle di Webber.

Hamilton, ritrovatosi alle spalle di Massa per diversi giri, ha scelto di anticipare la terza sosta montando gomme medium al 44mo giro. Al 46mo giro anche Massa si è fermato ai box montando la mescola più dura. Il brasiliano è tornato in pista in quinta posizione davanti ad Hamilton. L’inglese è stato poi costretto al ritiro dai problemi al cambio.

Al 53mo giro Button si è fermato a sorpresa per la sua terza sosta montando ancora gomme medie. Strategia identica anche per Schumacher. Alonso si è fermato per la terza sosta al 55m o giro tornando in pista in terza posizione davanti a Button e Massa. Al 59mo giro anche Webber ha montato gomme medie. Poco dopo è toccato a Vettel completare l’ultima sosta lasciando il comando a Webber mentre Button si è avvicinato rapidamente ad Alonso.

L’inglese ha attaccato e superato il pilota della Ferrari usando il DRS al 62mo giro. Vettel è stato autore di un fuoripista senza conseguenze alla curva 5. Ritiro per Tonio Liuzzi al 65mo giro.
Webber è quindi andato a vincere ottenendo il giro più veloce anche all’ultimo giro con 1.15.324. Secondo posto per Vettel davanti a Button, Alonso, Massa, Sutil, Rosberg, Di Resta, Kobayashi e Petrov. 11ma e 12ma posizione per le Toro Rosso di Alguersuari e Buemi, 13mo Perez con la Sauber davanti a Barrichello. Solo 15mo Michael Schumacher.




Fonte: F1GrandPrix
 
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Bloom24
view post Posted on 27/11/2011, 21:02     +1   -1




E io che speravo fino all'ultimo che Vettel stesse lì lì per ritirarsi! Ma vaaaaaaaa!!! Che presa in giro... e dicono dai box che è pure un problema sulla 3 e 4 marcia...! Ma non potevano inventarsela meglio? xD Alonso ha dato il meglio, peccato che le prestazioni sono calate con le gomme medie... Finalmente è finita la stagione, speriamo nel 2012 di contare più podi e più vittorieee!!!
 
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4 replies since 25/11/2011, 16:52   57 views
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