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| Caccia a Gheddafi a Tripoli, lui: "Vittoria o morte".
Espugnata la fortezza del Raìs ma lui non c'è. Messaggio da un nuovo nascondiglio:"Ho passeggiato per Tripoli in incognito". Mistero sull'ultimo nascondiglio, forse a Sirte o all'estero. Per altri sarebbe sul confine algerino
E' caccia a Muammar Gheddafi a Tripoli dopo la presa del covo-bunker, espugnato ieri sera dai ribelli ma dove il Raìs non c'era. Gheddafi è tornato a far sentire la sua voce, anche se nessuno sa da dove, incitando i propri fedelissimi a "ripulire" dagli insorti la capitale libica. "Sono stato un po' in giro a Tripoli con discrezione, senza essere visto dalla gente", ha detto il Raìs, "e non ho avuto la sensazione che Tripoli sia in pericolo". La convinzione diffusa è che il leader libico abbia utilizzato la rete segreta di tunnel di cui dispone nei bunker per scappare, anche se gli Stati Uniti sono abbastanza sicuri che sia rimasto in Libia. Resta un mistero l'ultimo nascondiglio del Raìs. Secondo alcuni potrebbe essere già fuggito all'estero con l'aiuto di una potenza africana, mentre alcuni combattenti giurano di averlo visto insieme alla famiglia vicino al confine algerino. A un'emittente araba Gheddafi ha spiegato che il suo ritiro dal quartier generale di Bab al Aziziya è stato tattico e ha promesso "morte o vittoria" contro gli insorti. Le forze degli insorti hanno fatto irruzione ieri nel compound del Raìs, sequestrando armi e distruggendo i simboli - statue comprese - della sua dittatura instaurata 42 anni fa. I combattenti in tripudio hanno festeggiato la loro avanzata e issato la loro bandiera sopra la base. Le forze di Gheddafi, quello che ne resta, stanno convergendo verso la città natale del colonnello, Sirte, e questo aumenta i timori di un sanguinoso scontro finale con gli oppositori.
Fonte: notizie.virgilio.it
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