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| | 2011 FORMULA 1 GRAND PRIX OF EUROPE
Valencia | Race Date: | 26 Jun 2011 | Circuit name: | Valencia Street Circuit | Number of Laps: | 57 | Circuit Length: | 5.419 km | Race Distance: | 308.883 km | Lap Record: | 1:38.683 - T. Glock (2009) | Last Winner: | S. Vettel | GP Europa, Valencia: Anteprima ed orari del weekend Il circuito cittadino di Valencia ospita il Gran Premio d’Europa, giunto alla ventunesima edizione valida per il Campionato del Mondo di Formula 1. Altre edizioni si sono disputate al Nurburgring, a Jerez, a Brands Hatch e a Donington.
Si giunge a Valencia dopo un travagliatissimo Gran Premio del Canada che ha visto il trionfo di Jenson Button. Ma andiamo con ordine. Le prove libere e le qualifiche si erano disputate senza troppi intoppi, ma più o meno tutti i team si aspettavano la pioggia per la giornata di domenica, non potevano certo immaginare cosa sarebbe accaduto.
Fin dalla prima mattina di domenica violenti temporali si sono abbattuti sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve. Gli acquazzoni erano comunque di breve durata, lasciando poi il posto a leggeri scrosci. Poco prima della partenza arriva la decisione della direzione gara: partenza dietro la Safety Car nonostante non stesse piovendo.
Si va avanti un paio di giri dietro la vettura di sicurezza che poi lascia il posto alla gara vera e propria. Tutti indenni o quasi: Hamilton si tocca col compagno di squadra Button e va a sbattere contro il muro sul traguardo ritirandosi. A questo punto si scatena il caos. Un violentissimo temporale inizia ad abbattersi su Montreal costringendo la direzione gara a far uscire la Safety Car e poi addirittura alla bandiera rossa, sospendendo la gara.
A questo punto va in scena la lunga attesa: quasi due ore di sospensione della gara in attesa che passi il temporale con i commentatori alla TV indecisi anche sul cosa dire. Quando in Italia erano ormai circa le ventidue arriva la notizia: il Gran Premio può riprendere, e così è. L’attesa è ben ripagata e si assiste ad una bella gara con Vettel che prende il largo ma nelle posizioni di rincalzo è lotta vera con un Michael Schumacher protagonista di molti sorpassi e di ottimi giri come non lo si vedeva dai tempi della Ferrari.
A proposito di Ferrari, anche in questa gara nulla di fatto per il cavallino. Alonso si è ritirato per un incidente con Button e Massa non è stato per niente incisivo (evidentemente la guida sul bagnato è una sua pecca, Silverstone 2008 insegna).
Alla fine la pista va man mano asciugandosi e Button, precipitato nelle ultime posizioni a causa di una penalità, grazie anche alla Safety Car, si rimette in contatto con le prime posizioni e con una successione di sorpassi si issa al secondo posto dietro il tedesco Vettel, che proprio all’ultimo giro, pressato da un velocissimo Button, sbaglia il punto di frenata alla curva 7, lasciando così via libera all’inglese che si prende il meritato trionfo.
Al di là comunque dello show offerto in Canada, la Formula 1 ha seriamente da riflettere. Insomma, la pioggia vista in Canada lo scorso weekend non era nè più nè meno di quella vista sempre su quel circuito in occasione del Gran Premio disputato nel 2000 vinto poi da Michael Schumacher su Ferrari. Cosa è cambiato in questi anni da indurre la FIA e gli stessi piloti a chiedere Safety Car a ripetizione e bandiere rosse?
La mentalià dei piloti? Senza dubbio, ma ci sarebbe da aprire un discorso a parte. La voglia della FIA di vedere quante più macchine possibili in pista? Certo. Ma soprattutto è cambiata la tecnica e sono cambiate le regole. Ormai queste vetture, incollate al suolo non reggono nessun cambio, nemmeno minimo, delle condizioni della pista; le regole che impongono l’immodificabilità delle monoposto dal sabato alla domenica hanno fatto il resto. Fino a quando tecnici e organi di controllo non capiranno che l’unica soluzione fattibile per garantire più spettacolo e gare anche in condizioni di diluvio è quella di alzare le vetture da terra di qualche centimetro, non cambierà nulla.
Durante la settimana precedente il Gran Premio del Canada e durante quest’ultima, ha tenuto banco ancora una volta la telenovela Bahrain. Come ricorderete, nel nostro ultimo articolo vi parlammo della reintroduzione del Bahrain nel calendario di questa stagione. Il tutto è durato appena una settimana. Gli organizzatori della gara bahrenita hanno gettato la spugna pochi giorni dopo affermando di non essere in grado di garantire la sicurezza dell’evento a seguito delle proteste, mai sopite, che stanno interessando l’emirato fin da Febbraio. Se ne riparla il prossimo anno.
Altra questione ancora aperta è quella circa i cosiddetti scarichi soffiati, cioè quel sistema che anche senza premere sull’acceleratore tiene sempre un po’ la farfalla del motore aperta consentendo quindi agli scarichi di continuare a soffiare, appunto, aria che viene poi adoperata a scopi aerodinamici. La FIA ha dichiarato la soluzione illegale già da qualche settimana ma non aveva ancora deciso da quando far entrare in vigore il divieto. La decisione è arrivata pochi giorni fa: a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna previsto il 10 luglio prossimo gli scarichi soffiati saranno banditi.
I soliti ben informati ritengono che il team che più possa rimetterci da questo divieto sia la Red Bull visto che il motore Renault, che equipaggia il team austriaco, è quello che meglio si era adattato alla soluzione. Alcuni parlano addirittura di una perdita fino ad otto decimi al giro, oltre anche a possibili problemi di affidabilità.
Tornando al Gran Premio d’Europa, il weekend si svolge sul circuito cittadino di Valencia, nella zona del porto che ha ospitato le regate della Coppa America di vela nel 2007 e nel 2010. Il circuito non è molto amato dai tifosi. Si tratta di un cittadino atipico in quanto abbastanza veloce e con la presenza di vie di fuga abbastanza ampie che fanno venire meno il senso del circuito cittadino vero e proprio come ad esempio Monte Carlo o Singapore.
Gran Premio d’Europa, per vari decenni era soltanto una titolazione complementare che la Federazione assegnava, di anno in anno, a uno dei Gran Premi più prestigiosi del vecchio continente, come Francia, Italia, Belgio, Germania, Inghilterra, Monaco e altri ancora. In tale veste, fu il Gran Premio d’Italia 1923 a ricevere per la prima volta il titolo di Gran Premio d’Europa, mentre spettò al Gran Premio d’Inghilterra 1977 fregiarsi per ultimo di questa onorificenza.
La titolazione di Gran Premio d’Europa tornò nel 1983, stavolta in veste del tutto “autonoma” rispetto alla nazione che in concreto ospitava la gara. Quell’anno essa si disputò sul circuito inglese di Brands Hatch, così come due anni dopo, 1985, edizione che segna la prima vittoria in Formula 1 di Nigel Mansell e contemporaneamente la conquista del primo titolo mondiale da parte di Alain Prost, primo pilota francese a riuscire nell’impresa.
Dopo tre edizioni consecutive (nell’84 si corse sul nuovo Nurburgring, che così fece il suo ritorno sulla scena iridata), non si parlò più di Gran Premio d’Europa fino al 1993, anno in cui le monoposto tornarono sul circuito inglese di Donington dopo ben 55 anni, e i “titani” Nuvolari e Rosemeyer trovarono un degno successore in Ayrton Senna, che sotto il diluvio ottenne quella che per molti è forse la sua vittoria più bella.
Nel 1994 e nel 1997 il Gran Premio si disputò sulla pista andalusa di Jerez: la seconda occasione è ricordata per il famoso e famigerato contatto tra Jacques Villeneuve e Michael Schumacher, che vide il tedesco soccombere tra le polemiche mentre il canadese riuscì a vincere il titolo mondiale. Schumacher resta comunque il pilota più vittorioso di questa competizione da quando essa ha valore autonomo, con sei affermazioni tra il 1994 e il 2006: memorabile quella del 1995, quando il tedesco (su Benetton), optando su una strategia a 3 soste, a due giri dalla fine risolse a suo favore un fantastico duello col ferrarista Alesi che invece aveva previsto una sola sosta ma che era riuscito per lungo tempo a guadagnarsi la testa della gara mantenendo le gomme slick sotto la pioggia battente.
Sempre al ‘Ring, l’anno successivo, Schumacher non riuscì a impedire la prima vittoria in Formula 1 a Jacques Villeneuve. Nel 1998 la gara non si disputò, mentre nel 1999 il circuito tedesco vide l’unica vittoria del team fondato da Jackie Stewart, con Johnny Herbert (alla sua terza e ultima vittoria) in una edizione pirotecnica che viene spesso ricordata per il pasticcio del box Ferrari con la gomma “mancante” nella sosta di Irvine.
Dal 2008 la gara è emigrata sul nuovo tracciato cittadino di Valencia, e la prima edizione ha visto la vittoria del ferrarista Felipe Massa, mentre l’anno successivo ha trionfato Barrichello sulla Brawn (il brasiliano aveva già vinto il Gran Premio d’Europa nel 2002 con la Ferrari). Fra i piloti in attività, ricordiamo anche l’affermazione di Fernando Alonso nel 2005, quindi ancora sul Nurburgring, quando lo spagnolo sulla sua Renault prevalse all’ultimo giro contro Raikkonen, vittima di una spettacolare e pericolosa rottura della sospensione nelle ultime battute, dovuta alle vibrazioni di una gomma spiattellata.
Massa e Alonso, ora compagni di team in Ferrari, furono protagonisti di una famosa coda polemica nell’edizione del 2007 sempre al Nurburgring: il brasiliano urtò leggermente la McLaren dello spagnolo quando questi lo sorpassò negli ultimi giri, Fernando non gradì, e poco prima della premiazione le telecamere immortalarono in mondovisione il vivacissimo diverbio tra i due, che tra l’altro usarono la lingua italiana per “chiarirsi”.
L’edizione dello scorso anno, vinta da Sebastian Vettel, è ricordata per due episodi: lo spettacolare incidente di Mark Webbere ed Heikki Kovalainen e per la penalità ininfluente data a Lewis Hamilton. Il pilota della Red Bull nel tentativo di sopravanzare il finlandese Kovalainen, colpisce la vettura di quest’ultimo, decolla, compie un giro in aria e finisce nella via di fuga. Per fortuna ne esce illeso.
Il pilota inglese della McLaren, invece, aveva sorpassato la Safety Car, schierata proprio per l’incidente descritto poc’anzi, ma i commissari lo penalizzarono solo molti giri dopo quando il pilota aveva già accumulato un discreto vantaggio sugli inseguitori, rendendo di fatto la penalità assolutamente ininfluente e scatenando un mare di polemiche.
In occasione di questo weekend la Pirelli fornirà ai team, per la prima volta quest’anno, gomme di mescola cosiddetta media, caratterizzata dal colore bianco. Proprio perchè si tratta di una mescola mai usata, in occasione delle libere del Gran Premio del Canada la FIA ha permesso che i team la testassero per saggiarne prestazione ed usura.
Ci avviciniamo quindi al Gran Premio d’Europa con una bella notizia: Sergio Perez sarà al via della gara. Dopo l’incidente nelle qualifiche del Gran Premio di Monaco, a Perez era stato dato il via libera dai medici della FIA per correre già in Canada, ma dopo la prima sessione di prove libere il brasiliano non si era sentito bene ed aveva quindi rinunciato al resto del weekend in favore del terzo pilota De La Rosa. Perez ha fatto sapere di essere in forma e di non vedere l’ora di essere al via della gara!
Orari del Gran Premio d’Europa
Venerdì 24 Giugno 10:00-11:30 Prove Libere 1 14:00-15:30 Prove Libere 2
Sabato 25 Giugno 11:00-12:00 Prove Libere 3 14:00-15:00 Qualifiche – Rai Due
Domenica 26 Giugno 14:00 Gara – Rai UnoFonte: F1GrandPrix.it
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