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| | 2011 FORMULA 1 DHL TURKISH GRAND PRIX
Istanbul | Race Date: | 08 May 2011 | Circuit name: | Istanbul Park | Number of Laps: | 58 | Circuit Length: | 5.338 km | Race Distance: | 309.396 km | Lap Record: | 1:24.770 - JP Montoya (2005) | Last Winner: | L. Hamilton | Gran Premio di Turchia, Istanbul: Anteprima ed orari del weekend Dopo tre settimane di pausa la Formula 1 torna a riaccendere i motori. Il prossimo weekend si disputerà il Gran Premio di Turchia sull’Istanbul Otodrom che sorge nella periferia est della città che unisce oriente e occidente.
Si giunge in Turchia dopo un Gran Premio di Cina ricco di sorpassi e colpi di scena come non se ne vedevano da anni, e con una sorpresa: ad affermarsi vincitore non è stato il favorito della viglia e leader della classifica Vettel, ma l’alfiere della McLaren Lewis Hamilon che si è imposto sul collega tedesco sorpassandolo a pochi km dal traguardo. Le strategie sull’uso degli pneumatici hanno segnato il Gran Premio. Hamilton era su una tattica a tre soste, mentre Vettel aveva optato per due stop.
Straordinaria anche la gara di Mark Webber, che partito dalla diciottesima posizione è stato protagonista di una straordinaria rimonta che l’ha portato fino al terzo posto scavalcando sul finale Jenson Button. Hamilton vittorioso dunque, come non accadeva dal Gran Premio del Belgio dello scorso anno. Si è interrotto il dominio Red Bull? Presto per dirlo, ma di certo la McLaren sarà un osso durissimo per gli austriaci.
Protagonista in negativo la Ferrari, ancora una volta messasi in luce per errori strategici, pressappochismo nella gestione del weekend e per l’assoluta mancanza di lucidità. Se la gara di Alonso è stata segnata sin dal via avendo perso posizioni; Felipe Massa sembrava in grado di ottenre un buon piazzamento quando un’errata gestione del pit stop l’ha confinato nelle retrovie. Risultato: Massa sesto, Alonso settimo.
Ad ogni modo, si è vista una gara davvero molto emozionante, le nuove regole sembrano aver davvero sortito gli effetti sperati. Ma… sperati da chi? Già in occasione dell’appuntamento cinese avevamo avuto modo di sottolineare come nel circus ci fossero opinioni discordi sui nuovi regolamenti.
A quanto pare c’è discordia anche tra i tifosi e gli appassionati. Se i neofiti della Formula 1 plaudono al nuovo corso, gli appassionati di vecchia data storcono il naso. A detta loro la Formula 1 moderna si sta trasformando in un videogame con troppe variabili indipendenti dalle effettive prestazioni dei team. Insomma si preferirebbe che lo spettacolo e i sorpassi fossero offerti in modo genuino e non trasformando le gare in una lotteria in cui si scommette su quale sarà il giro in cui crolleranno le gomme. Poi ci si mettono KERS e ala mobile a completare il quadro.
Il più felice di tutti è ovviamente Bernie Ecclestone. Dopo anni e anni di tentativi sembra stia riuscendo nel suo intento: offrire spettacolo e sorpassi; anche se, è comunque presto per fare un bilancio sui dati d’ascolto.
Queste tre settimane sono trascorse anche all’insegna delle polemiche. Erano infatti giunte voci su un possibile interessamento di Rupert Murdoch, il magnate australiano dei media, all’acquisto delle quote dei diritti commerciali della Formula 1 in mano al gruppo CVC Capital Partners che controlla il 75% del pacchetto azionario della FOM. Ecclestone ha subito affermato che le possibilità che Murdoch riesca a rilevare le quote di CVC sono prossime allo zero.
Altro fronte caldo è quello motori che vede contrapposti FIA ed Ecclestone. Il patron del circus è tornato a polemizzare con la Federazione sulla decisione di adottare dal 2013 un motore quattro cilindri turbo da 1600cc, cosa che, secondo lui, allontanerebbe il pubblico dalla massima serie. Pare che Ecclestone abbia dalla sua parte anche alcune squadre.
Buriana anche in casa Ferrari. Niente di nuovo sotto il sole verrebbe da dire, ma la situazione è nerissima. Il Gran Premio di Cina, come abbiamo visto, ha rappresentato un’altra brutta botta per l’umore degli uomini del cavallino. Montezemolo chiede che si reagisca presto e Domenicali promette lavoro e dedizione ma l’impressione è che per quest’anno le Rosse debbano fare da spettatrici. La vettura non c’è, inutile girarci attorno, il divario dalle Red Bull e dalle McLaren è molto ampio e in Cina il cavallino è stato anche superato dalla Mercedes. Indiscrezioni parlano di nuovi upgrade già per la Turchia, ma difficilmente si potrà fare il salto di qualità che serve.
La Ferrari sembra pagare le poche idee in sede di progettazione. La vettura rispetta pedissequamente il regolamento, senza nessuna geniale trovata. Costa è già finito sul banco degli imputati e Tombazis sembra aver perso il fiuto che l’ha contraddistinto negli anni passati. Una ulteriore spiegazione sulle difficoltà della Ferrari si può ricavare anche gettando un’occhio al passato: per anni in quel di Maranello si sono fatti massicci investimenti su piste private e sessioni di test, mentre la concorrenza era impegnata sul versante simulatori e gallerie del vento. Venuti meno i test privati nel 2009, si è ripatiti da zero, e le occasioni di sviluppo sono limitate alle libere del venerdì. La prova d’appello sarà comunque la gara in Spagna, se anche a Barcellona la Ferrari dovesse arrancare sarebbe meglio concentrare le proprie energie sull’anno venturo.
Il Gran Premio di Turchia, quarta gara del mondiale 2011, si disputa sull’Istanbul Otodrom, un tracciato di nuova generazione, la cui progettazione è stata affidata, come sempre, all’architetto tedesco Tilke. Il tracciato, che sorge sulla parte asiatica della città, è all’avanguardia per quanto riguarda la sicurezza con le sue lunghissime vie di fuga realizzate con un aslfato ad elevata aderenza simile a quello usato per il cicuito Paul Ricard nel sud della Francia.
I lavori di costruzione iniziarono nella primavera del 2004 e furono completati dopo circa un anno. Il circuito fu inaugurato il 21 Agosto 2005, la gara fu vinta dal finlandese Kimi Raikkonen su McLaren. Sin dalla sua inaugurazione, la collocazione in calendario del Gran Premio è stata alquanto ballerina: in pieno agosto nelle prime tre edizioni, in maggio nel 2008, giugno nel 2009, per poi ritornare in maggio nel 2010.
La risposta del pubblico, comunque, prima edizione a parte, non è stata quella che ci si aspettava. Davvero desolante il panorama dello scorso anno con le tribune semivuote perfino sul rettilineo del traguardo; tant’è che si parla da tempo di gara a rischio, anche se Ecclestone pare sia intenzionato a rinnovare il contratto con gli organizzatori anche oltre il 2012.
Il circuito è molto tecnico. Si gira in senso antiorario e ci sono dei punti davvero difficili. Da menzionare senza dubbio alcuno la curva 8 che fin dal 2005 ha creato non pochi grattacapi. Si tratta di un lungo curvone verso sinistra con ben quattro punti di corda da affrontare uno di seguito all’altro ad alta velocità. Il terreno collinoso ha permesso anche di creare un tracciato caratterizzato da molti saliscendi, con la prima curva in pendenza verso sinistra che crea un imbuto simile alla prima curva del tracciato di Interlagos in Brasile.
Da tenere sotto controllo anche le gomme. La pista è molto abrasiva e la Pirelli ha comunicato che metterà a disposizione dei team le gomme soft e hard anche in questo weekend.
Il Gran Premio di Turchia rappresenta anche una vera e propria sfida logistica. Infatti tutti i materiali devono essere portati in pista via nave dal porto di Trieste. Proprio per questioni logistiche e di trasporto, la data del Gran Premio è stata modificata. In effetti, nella bozza originaria del calendario 2011, la gara turca era prevista subito prima del Gran Premio di Monaco, ma dietro le proteste dei team la FIA ha deciso di anticiparla e lasciare due settimane di tempo prima del Gran Premio di Spagna.
Trattandosi di un Gran Premio relativamente giovane, sono pochi i fatti storici degni di nota che lo caratterizzano. La prima edizione fu vinta da Kimi Raikkonen su McLaren; nel 2006 il brasiliano Felipe Massa ottenne la prima vittoria della carriera, bissando il successo l’anno successivo, e offrendo il tris nel 2008 . Trionfo per Jenson Button nell’edizione 2009. Il Gran Premio dello scorso anno difficilmente verrà dimenticato dalla Red Bull. Webber che conduceva allegramente la gara è stato avvicinato nel finale dal compagno di team Vettel, che nel tentativo di sorpavanzare l’australiano, lo ha urtato ed entrambi sono usciti di pista regalando così la vittoria a Lewis Hamilton.
Di certo in Turchia la Red Bull vorrà riscattarsi dalla sconfitta subita in Cina, ma la McLaren non mollerà. si preannuncia un’altra grande battaglia. La Ferrari deve cercare in tutti i modi di invertire questa tendenza negativa, ma l’operazione è tutt’altro che semplice; a Maranello devono lavorare duro per riprendersi e non è detto che ci riescano. Per di più lo scorso anno proprio in Turchia la Ferrari fu protagonista di prestazioni di livello molto scarso.
Il prossimo weekend ricomincerà, inoltre, il mondiale di GP2, seguito anche quest’anno dalla Rai.
Gli orari del Gran Premio di Turchia
Venerdì 6 Maggio 10:00-11:30 (09:00-10:30) Prove Libere 1 14:00-15:30 (13:00-14:30) Prove Libere 2
Sabato 7 Maggio 11:00-12:00 (10:00-11:00) Prove Libere 3 14:00-15:00 (13:00-14:00) Qualifiche – Rai Due/Rai HD
Domenica 8 Maggio 15:00 (14:00) Gara – Rai Uno/Rai HD
Tra parentesi gli orari italiani
GP Turchia, Prove Libere 1: Piove, Alonso primo e Vettel a muro Miglior tempo per Fernando Alonso nella prima sessione di prove libere del GP Turchia di Formula 1, condizionata dalla pioggia e interrotta con una bandiera rossa per un incidente di Sebastian Vettel.
Il pilota della Ferrari ha girato in 1.38.670 con gomme intermedie precedendo di 1″4 le Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher. Quarto e quinto tempo per le Renault di Nick Heidfeld e Vitaly Petrov.
Kamui Kobayashi è sesto con la Sauber davanti a Felipe Massa e a Daniel Ricciardo, pilota del venerdì della Toro Rosso. Ricciardo ha preceduto il suo compagno di squadra, Sebastien Buemi, e la Force India di Nico Hulkenberg.
La pioggia ha offerto la prima opportunità a piloti e team di saggiare le gomme Pirelli da bagnato in un weekend di gara, ma come sempre è passato diverso tempo prima che qualcuno segnasse un tempo significativo.
Dopo mezzora Alonso ha girato in 1.40.897 al suo quinto giro con gomme full wet. Poco dopo Rosberg è sceso a 1.40.072 staccando lo spagnolo di 8 decimi. Mark Webber è entrato in azione solo a metà sessione ed è stato il primo a montare gomme intermedie, sebbene abbia fatto segnare solo il decimo tempo. La pioggia è quindi diventata costante ma piu’ leggera, poi a 40 minuti dal termine l’acquazzone si è fatto piu’ pesante e Rosberg ha comunicato al suo team il rischio di aquaplaning alle curve 2 e 11.
Cio’ non ha fermato Alonso che si è portato al comando con 1.38.670 con gomme intermedie. Intanto diversi piloti sono finiti larghi proprio alla curva 11, tra cui Timo Glock, Buemi, Schumacher, Massa e Vettel, da poco sceso in pista. Pochi minuti dopo il campione del mondo è finito nelle barriere dopo un’uscita alla curva 8 causando un’interruzione di 10 minuti.
A 15 minuti dal termiine la pista era troppo bagnata e i piloti scesi in pista non sono riusciti a migliorare. Testacoda per Pastor Maldonado, Paul di Resta e Schumacher. Maldonado nella seconda uscita ha anche riportato dei danni alla vettura. Le due McLaren di Hamilton e Button non hanno girato.
GP Turchia, Prove Libere 2: Button precede Rosberg Miglior tempo per Jenson Button nella seconda sessione di prove libere del GP Turchia. L’inglese della McLaren ha battuto Nico Rosberg (Mercedes) sull’asciutto dopo la pioggia della mattinata mentre Sebastian Vettel non ha girato dopo l’incidente della prima sessione.
McLaren e Mercedes si sono date battaglia per gran parte dei 90 minuti con Button e McLaren in testa inizialmente prima che Rosberg prima e Schumacher poi si portassero al comando alla fine della prima mezzora.
Felipe Massa si è portato brevemente al comando con la Ferrari ma 3 minuti dopo Rosberg si è ripreso il comando, mantenuto fino allo scoccare dei primi 60 minuti, quando Button si è portato in testa con 1.26.959 con gomme morbide. Rosberg si è portato a 65 millesimi di ritardo dall’inglese.
Terzo e quarto tempo per Hamilton e Schumacher con il tedesco che ha evitato danni alla curva 11 dopo un episodio con una Force India che stava tentando il sorpasso. Solo long run per Webber, quinto davanti a Massa.
Settimo tempo per Petrov con la Renault, mentre Sergio Perez è nono tra le Force India di di Resta e Sutil.
Sessione difficile per Fernando Alonso. Un problema idraulico ha tenuto ai box la sua Ferrari poi un testacoda alla curva 6. Lo spagnolo è 11mo.
Incidente per Pastor Maldonado, finito nelle barriere con la Williams dopo un’uscita alla curva 8.
Fonte: F1GrandPrix Edited by » *Kµrtis 92* ~ - 7/5/2011, 13:47
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