Un Bahrain diverso ...

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falcediluna
view post Posted on 26/4/2010, 15:43     +1   -1




C'era un splendido sole e un caldo secco, in quel giorno. Piacevole muoversi in mezzo ai veicoli storici che avevano fatto la storia di Formula 1. Girò la testa e guardò Schumacher che guardava la Ferrari con cui aveva vinto il suo ultimo titolo, ora ricominciava a 41 anni, una nuova avventura con la Mercedes per vincere ancora. Aveva scherzato con alcuni giornalisti brasiliani "Se Schumacher riesce nell'impresa, spero che Montezemolo mi prepara la terza macchina per tornare a correre" ma forse voleva veramente tornare a correre. Sentiva la mancanza delle corse, di stare dentro l'abitacolo e di lottare per la prima posizione con avversari di prima categoria.
Saluta Frank Williamns, passa alla Red Bull e saluta Jarno e il giovane pilota della Red Bull Vettel. Ricordava di quando aveva conosciuto Jarno a 16 anni a Monaco, adesso non era più un ragazzino ma un campione.
Passa al box Mclaren dove saluta Ron Dennis venuto ad assistere la prima gara della stagione e ricordare gli splendii anni. Saluta Lewis, ma manca il secondo pilota della Mclaren, dov'era Bruno, il campione del mondo del 2009? Nessuno sapeva risponde, neanche Lewis che ripeteva agitato la sua piccola e semplice richiesta. Una penna e subito lascio il box alla ricerca di Bruno.
Passa solo alla fine, nel box della Ferrari, dove i due piloti della Ferrari si stanno preparando ad affrontare questa nuova stagione: Fernando Alonso, il primo ad abbattere il record di Fittipaldi e Felipe Massa che si era ripreso da un grave incidente. Entrambi lo salutarono, mentre Domenicali gli metteva una mano sulla spalla e gli chiedeva come stava tutta la famiglia e come andavano le cose nella fondazione e altre piccole curiosità di cui rispondeva.
C'erano quasi tutti i campioni del mondo: mancavano solo Nelson Piquet e Kimi Raikkonen che era impegnato nei rally. Strana maniera di prendersi un anno di riflessione, completamente diverso da quello di Alain e rischioso per continuo della carriera, aveva detto una volta in una intervista.
Sente una mano toccare la spalla, si gira e vede Tony Fernendes, il proprietario della nuova Lotus che lo invita nel box. Durante lungo il tragitto continuava a parlare di obbietvi e sogni di questo nuovo team, rimane sorpreso di fronte a tutto questo entusiasmo per un anno difficile.
Finita la visita al box della Lotus, doveva lasciare per andare in pista a piedi prima per la foto di gruppo, dopo ci sarebbe stata la parata con tutte le vetture che avevano guidato i campioni del mondo, lui aveva scelto l'ultima vettura che gli aveva regalato il titolo: la ferrari.
Di nuovo fermato da una giornalista, questa era italiana e gli domandava come sarebbe andata la gara e cosa pensava delle nuove scuderie. Una risposta rapida e continuo la sua passeggiata in mezzo al circuito.
Una voce lo chiama e dice:<< Zio, manchi solo tu alla foto di gruppo! Il sette volte campione del mondo>>. Era Bruno che arrivo sorridendo con in mano il suo casco.
Ayrton sorrire, tra poco avrebbe compiuto 50 anni, ma si sentiva ancora come un ragazzo, come lo era Schumacher nei giorni prima del suo ritorno. forse veramente sarebbe tornato a correre, in una avvicente sfida contro tanti ottimi piloti e contro il nipote. non era importante l'età, il grigio nei capelli per correre bene in formula, ma era qualcosa dentro al cuore di ogni pilota.
Ayrton disse:<< Andiamo ...>>.
 
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» *Kµrtis 92* ~
view post Posted on 27/4/2010, 22:44     +1   -1




Bel racconto...
 
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Bloom24
view post Posted on 1/5/2010, 22:07     +1   -1




Bello.....:)
 
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2 replies since 26/4/2010, 15:43   48 views
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