Sanremo 2009: terza serata, tempo di duetti: i big italiani scuotono l'Ariston!!!

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*Kurtis 92*
view post Posted on 20/2/2009, 16:24     +1   -1




Sanremo 2009: terza serata, tempo di duetti: i big italiani scuotono l'Ariston
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SANREMO - La messa è finita. Che Bonolis volesse imprimere al Festival una direzione diversa s'era capito. Poi, quando l'Ariston si è risvegliato, e tutti a saltare e cantare con l'omaggio a De André della Pfm, nella seconda serata, e Bonolis che l'indomani commenta "hai visto che se può fa'?", allora perché non provare a farlo sempre, per il tempo che resta? La terza serata è una festa, il conduttore lo dice all'inizio, "sarà ricchissima, un happening festoso". E festa, alla fine, possono farla Al Bano e Sal da Vinci ripescati tra i sei "bocciati" nelle prime due serate. Vanno a casa, invece, Iva Zanicchi, Nicky Nicolai-Stefano Di Battista, gli Afterhours e Tricarico.

Si parte con un'altra prova di musica. Dopo Mina, e dopo il coro che la sera successiva ha messo insieme Mozart e i Pink Floyd, questa volta tocca a Giovanni Allevi. Una sequenza di La leggenda del pianista sull'oceano e poi il tema del film di Tornatore eseguito dal maestro per alcuni secondi, seguìto da una sua composizione. Il conduttore ricorda Oreste Lionello, scomparso la notte prima. La Spoon River continua più tardi, con il tributo di Ornella Vanoni a Mino Reitano.

La serata decolla. Tocca ai duetti, i big italiani "in appoggio" alle Proposte. Aprono Cocciante e Filippo Perbellini, poi c'è Karima e l'accompagnano in voce Mario Biondi e al piano "nientemeno" - dice Bonolis - che Burt Bacarach, che alla fine regala al pubblico un medley dei suoi successi dispensando emozioni da standing ovation. Pino Daniele (insieme a Silvia Aprile) lancia un appello ai concittadini: "Napoli non deve abbassare la guardia, continuate la raccolta differenziata dei rifiuti".

Il rock travolge l'Ariston con Zucchero, che accompagna la figlia Irene insieme ai suoi Sorapis, il gruppo formato da Maurizio Vandelli dell'Equipe 84, Dodi Battaglia dei Pooh e il produttore Fio Zanotti.
Vestiti con le giubbe alla Sgt. Pepper, propongono una sequenza tutta chitarre e rock'n'roll con Pensiero, Ho in mente te, Dancing in the street, Lady Marmalade e Baila Morena. Pubblico in delirio.

Non mancano i siparietti di Bonolis-Laurenti, in certi casi con annesso scivolone. Il conduttore mette una benda sugli occhi del compagno prima di presentare il modello della serata, il brasiliano Thyago Alves. Dice a Laurenti: "Proverai un'emozione che risveglia i sensi", l'altro replica "però è meglio se ti levi da dietro" e Bonolis, ridendo, chiosa: "Sì... Luca era gay", insistendo sull'"era". Gli ammiccamenti dopo l'esibizione di Lucio Dalla (accompagna Iskra, sua corista storica) che gioca a fare i vocalizzi col pubblico e fa cantare anche Del Noce mentre Bonolis in smoking siede per terra come gli adolescenti sulla spiaggia intorno al falò. Gabriella Pession, madrina della serata (finalmente una parlante e spiritosa) tende un tranello al conduttore che finisce per baciare sulle labbra l'amico Laurenti.

Arriva Kevin Spacey, due volte Oscar, e canta Fly me to the moon con una presenza scenica che è meglio non pensare a quando vennero Hugh Grant (Sanremo 2005, gestione Bonolis, uno stoccafisso), o John Travolta (Sanremo 2006, gestione Panariello, massaggiò i piedi a Victoria Cabello). Duetta con Bonolis sulle note di Imagine e al ricordo di John Lennon lega l'elezione di Obama: "La più grande cosa che l'America potesse fare, sono felice di chiamarlo il mio presidente, in lui c'è molto della speranza di Lennon".

"Questo palcoscenico è un crescendo di preziose gemme", dice Bonolis per introdurre Lelio Luttazzi: è il grande vecchio dello spettacolo italiano, a lungo e ingiustamente dimenticato, ad accompagnare al piano Arisa, la più originale delle Proposte, che swinga Sincerità con l'aspetto da sorella nerd di Amélie (quella del favoloso mondo) e grazia da Andrew Sisters. Seguiranno Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri, Gino Paoli.

Il Festival di Bonolis insomma, dopo gli ascolti ottenuti nella prima e nella seconda serata, va avanti spedito verso la finale di sabato. Con annessi e connessi: tipo le conigliette di Playboy, in arrivo a Sanremo con il patron Hugh Hefner e per le quali c'è grande fibrillazione.


Fonte: La Repubblica
Peccato per gli Afterhours, hanno cantato benissimo rispetto alla prima puntata, quando hanno fatto un'esibizione deludente che ha compromesso la loro partecipazione...
A quanto pare solo in pochi hanno capito il loro messaggio...

Edited by *Kurtis 92* - 20/2/2009, 17:00
 
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Bloom24
view post Posted on 20/2/2009, 22:21     +1   -1




bhè sinceramente la canzone degli Afterhours nn l'ho sentita neanche tanto bene....

Giovanni Allevi FOR PRESIDENT!!! E' stato semplicemente fantastico... come sempre.... *__*

Cmq mi è piaciuta molto l'atmosfera scatenata a colpi di chitarre elettriche, il rock in tv dovrebbe essere più presente.... e si è visto che funziona xkè la gente in platea si è scatenata.....
 
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1 replies since 20/2/2009, 16:24   102 views
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