*Kurtis 92* |
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| Pechino 2008 - Il Brasile si consola, ma poco poco
Tutti volevano l'oro del calcio: arriva solo un bronzo con un secco 3-0 al Belgio. Doppietta di Jo e gol di Diego per fissare un risultato più in discussione di quanto in realtà non dica il punteggio finale. Buona la prova di Ronaldinho, gigantesca quella di Marcelo
Non è quell'oro che manca alla lunghissima collezione di trofei calcistici del Brasile: e non può essere considerato una consolazione dopo la disastrosa prestazione contro l'Argentina che è costata l'accesso alla finalissima. Ma a Shanghai il Brasile conquista un altro bronzo: il secondo dopo quello di Atlanta che fa gruppo con i due amarissimi sigilli d'argento di Los Angeles (oro alla Francia) e Seul (oro) alla Russoa. E se in Brasile lo chiamano l'oro stregato un motivo c'è: e da questi dati è anche abbastanza evidente il perché si parli di un sortilegio, di un autentico maleficio, quando si accosta l'immagine della seleçao a quella delle Olimpiadi.
Il bronzo però stregato non lo è: e il Brasile lo conquista con una prestazione non straordinaria ma decisamente più intensa rispetto all'orrida semifinale con gli argentini. Belgio che gioca e lascia giocare: figuriamoci il Brasile. I primi minuti di studio si esauriscono in poche schermaglie. Poi partono gli europei con velocissimi affondi che il Brasile controlla a fatica. Una copia del primo tempo visto con l'Argentina, quando il Brasile sembrava voler aspettare chissà che cosa.
Le urla di Dunga stavolta si sentono anche in campo: e il Brasile parte dopo un quarto d'ora di ritardo accademico. Ronaldinho e Diego si svegliano e prendono in mano il match facendo vedere alcune grandi azioni. Ma è Marcelo la vera stella di questo Brasile: prestazioni mostruose per tutto il torneo tra le quali questa finalina è di gran lunga la migliore. Un colpo di testa sul fondo di Alex Silva, una bella intuizione di Jo, un calcio di rigore solare non concesso a Ronaldinho (ammonito per una inesistente simulazione) e il gol arriva al 26': bellissima azione di Rafinha sulla destra e cross radente che Diego (nella foto mentre esulta dopo il gol) mette in rete con una bella girata al volo.
Il Brasile meritava; ma anche il Belgio meriterebbe il pari nel quarto d'ora successivo. Una, due, tre azioni devastanti di Martens mettono a soqquadro la difesa brasiliana che vede i sorci verdi con tre nitidissime occasioni da rete capitate a Dembele (due) e De Mul, la più grossa.
Il Belgio non segna, il Brasile alla seconda occasione nitida chiude. Ronaldinho allo scadere del primo tempo apre sulla destra per Ramires il cui cross è un invito che non si può sbagliare e che Jo mette comodamente in rete di testa.
Nel secondo tempo succede poco: il Brasile controlla, il Belgio fa vivere l'emozione olimpica anche a un paio di seconde linee, tra le quali il genoano Vandenborre mentre Ronaldinho continua a dare l'impressione di divertirsi e voler divertire. Il Belgio crea un paio di occasioni e le spreca; la seleçao fa altrettanto fino a quando Jo a tempo scaduto, con un micidiale contropiede, non porta a casa il 3-0 definitivo che è davvero troppo severo per il Belgio ma anche inutilmente lenitivo per un Brasile che non può essere consolato dopo la cocente sconfitta in semifinale.
E' sì un bronzo che arricchisce il medagliere ma che forse non salverà Dunga in attesa di tornare in patria per conoscere il proprio destino: che gran parte della nazione vorrebbe fosse l'esonero immediato a vantaggio di Wanderley Luxemburgo.Fonte: Eurosport
Eh va beh, magra consolazione, dai!!! 
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