*Kurtis 92* |
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| Pechino 2008 - Lezioni di tango per il Brasile
Semifinale dominata da patre dell'Argentina che andrà a giocarsi l'oro olimpico: Brasile mai in partita. Finisce 3-0 e con i verdeoro innervositi e in nove uomini per le espulsioni di Lucas e Neves. Gara capolavoro di Aguero
Altro che calcio samba, altro che futebol bailado... Stavolta è l'Argentina che suona, e pesantemente, il Brasile forse anche troppo desideroso di conquistare l'unico trofeo che ancora manca allo straordinario palmares calcistico di questo paese. Il sogno però viene rimandato a Londra 2012: e vista la partita il verdetto del campo non fa una piega. Argentina innegabilmente superiore fin dal primo minuto e capace di creare immediatamente grandi ansie alla difesa del Brasile grazie a un Messi ispiratissimo e un Aguero praticamente imprendibile.
Il Brasile dietro non ci capisce nulla per dieci minuti: e rischia, poi prende le misure e fa vedere qualcosa, ma poco, troppo poco. Tant'è che le due palle gol più belle del primo tempo sono proprio quelle di Messi (conclusione parata da Renan) e Aguero (tiro sul fondo).
Dunga e Batista nel secondo tempo non cambiano nulla: ma la scelta giusta è quella dell'argentino che chiede ai suoi di premere intensamente nei primi dieci minuti. Eloquente il gesto del tecnico argentino all'ingresso della sua squadra nella ripresa: "Spingete e appoggiate ai venti metri".
Detto, fatto: e in sei minuti due gol identici che nascono proprio in questa maniera, con improvvise accelerazioni laterali dai venti metri, mettono un Brasile lento e impacciato in difesa, in ginocchio. Al 52' una palla mal gestita dalla difesa verdeoro viene crossata tesa in area dalla sinistra da Di Maria: e Aguero insacca. Sei minuti dopo il giochino viene replicato con successo sull'altro fronte offensivo: il Brasile non riparte su un calcio di punizione di Riquelme e un cross da destra imbecca Aguero per il 2-0.
Il Brasile a questo punto cambia: Dunga finalmente si rende conto che le stelle della sua squadra (soprattutto Diego e Ronaldinho) stanno a guardare. Manda in campo Thiago Neves e Pato al posto di Diego ed Hernanes e un minimo di scossa il Brasile la mostra: calcio di punizione di Ronaldinho sul palo e sulla respinta da Marcelo gol di Pato annullato però per un giusto fuorigioco.
Ma è solo una scossetta, di poca consistenza e di ancor meno peso in una partita che l'Argentina si riprende poco dopo: appoggio in area per il solito Aguero che chiama a un fallo abbastanza maldestro Breno. L'arbitro non ha dubbi e concede il rigore, che Riquelme trasforma con una sassata sotto la traversa.
Uno-dos-tres: sono due invece le espulsioni che puniscono altrettante entrate di frustrazione ai danni di Mascherano da parte di Lucas (suo compagno di squadra nel Liverpool) e Thiago Neves. Ma la partita è già finita, e senza appelli per il Brasile.
Argentina fantastica e autoritaria che può candidarsi con altrettanta autorevolezza alla medaglia d'oro (la seconda consecutiva dopo quella di Atene) per la quale affronterà la Nigeria che nella prima semifinale aveva nettamente battuto il Belgio per 4-1.
Il Brasile non è verdeoro, ma solo verde: di bile. Perché una partita così brutta non la si ricordava da tempo. Una scoppola che ridimensiona pesantemente Dunga e che sicuramente non rilancia Ronaldinho e Diego assenti da qualsiasi azione di rilievo: e neppure giustificati, visto il peso che il Brasile attribuiva a questa spedizione a Pechino per conquistare l'inafferrabile oro olimpico.Fonte: Eurosport
Non mi aspettavo un esito così pesante!!!  Ho visto la partita, il Brasile non ha giocato bene, l'Argentina era nettamente superiore!!! Forse è perché molti dei suoi campioni che giocano anche in nazionale maggiore sono giovanissimi under 21 e mettendoci vicino i fuori quota, si ottiene una squadra fortissima!!! Beh, l'Argentina ha già vinto l'oro a questo punto, non credo che si faranno battere dalla Nigeria!!! 
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il Brasile non può sempre vincere tutto