| Trionfo di Bacco e Arianna
Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna, belli, e l'un dell'altro ardenti: perché 'l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe e altre genti sono allegre tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Questi lieti satiretti, delle ninfe innamorati, per caverne e per boschetti han lor posto cento agguati; or da Bacco riscaldati ballon, salton tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro da loro esser ingannate: non può fare a Amor riparo, se son gente rozze e ingrate: ora insieme mescolate suonon, canton tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Questa soma, che vien drieto sopra l'asino, è Sileno: così vecchio è ebbro e lieto già di carne e d'anni pieno; se non può star ritto, almeno ride e gode tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Mida vien drieto a costoro: ciò che tocca, oro diventa. E che giova aver tesoro, s'altri poi non si contenta? Che dolcezza vuoi che senta chi ha sete tuttavia? Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Ciascun apra ben gli orecchi, di doman nessun si paschi; oggi sian, giovani e vecchi, lieti ognun femmine e maschi; Ogni tristo pensier caschi: facciam festa tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Donne e giovinetti amanti, viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni, balli e canti! Arda di dolcezza il core! Non fatica, non dolore! Ciò ch'ha a esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
Lorenzo de' Medici
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