Kimi Räikkönen

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view post Posted on 13/2/2008, 19:01     +1   -1




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Kimi Matias Räikkönen (ˈki.mi ˈmɑ.ti.ɑs ˈræik.kø.nen) (Espoo, 17 ottobre 1979) è un pilota di rally finlandese, ex pilota della Ferrari in Formula 1, con la quale si è laureato campione del mondo nel 2007, al suo primo anno a Maranello. Dal 2010 partecipa al Campionato del mondo rally con la Citroën.

Soprannominato IceMan (uomo di ghiaccio) perché freddo in gara e restio a trattare con i media, è uno specialista dei giri veloci in gara, essendo attualmente 3º nella classifica generale dei giri più veloci, 2º come numero di giri veloci consecutivi, e 1º, al pari di Michael Schumacher, come numero di giri veloci conquistati in una sola stagione.

Räikkönen è stato anche il pilota ad essere arrivato in Formula 1 con il minor numero di gare ufficiali disputate, solo 23 corse alle spalle, ed ha raccolto nella sua carriera più di 500 punti, risultando uno dei pochi insieme a stelle del calibro di Michael Schumacher, Ayrton Senna e Alain Prost.

Carriera
Soprannominato Iceman ("uomo di ghiaccio", in inglese) sia per le origini nordiche che, in particolare, per il suo carattere freddo e per il suo modo di essere molto introverso. Ad otto anni Räikkönen mosse i primi passi nel kart. Nel 1999 approdò nel campionato britannico di Formula Renault, con il team Manor. Il titolo gli fu possibile conquistarlo l'anno successivo, con risultati eccezionali. Iceman lo conquistò grazie a 7 vittorie su 10 gare, arrivò sul podio in ogni gara ed ottenne 7 pole e 6 giri veloci. Nello stesso anno, gareggiò anche nella Formula Renault dove ottenne 2 vittorie, 2 poles e 2 giri veloci. Su 23 gare alle quali aveva partecipato fino a quel momento in monoposto, Kimi aveva avuto successo in oltre il 50%, ottenendo 13 vittorie, fatto che attirò l'attenzione di Peter Sauber dell'omonima scudera di Formula 1. Quest'ultimo lo invitò ad una sessione di test sulla pista del Mugello, questa volta attirando anche l'attenzione del plurititolato Michael Schumacher, lì per un test con la Ferrari. I tempi sul giro furono eccellenti, tanto che Sauber decise di ingaggiarlo per il Campionato di Formula 1 dell'anno successivo, il 2001, nonostante le sole 23 gare in monoposto disputate fino ad allora dal giovane finlandese, nessuna delle quali in formule propedeutiche alla Formula 1 quali la formula 3 o formula 3000.

Formula 1
Sauber
imageimage 2001
Il debutto in Formula 1 avviene nel Gran Premio di Australia, con una superlicenza provvisoria valida per le prime sei gare, al volante di una Sauber-Petronas, giungendo al 6° posto e guadagnando il primo punto mondiale. Singolare un episodio: pare che Kimi si sia addormentato in macchina pochi minuti prima della partenza, dimostrando di non patire per nulla la tensione del debutto in Formula 1[senza fonte]. Dopo la corsa la federazione sportiva concesse definitivamente la superlicenza. Alla fine della sua prima stagione Räikkönen racimolò 9 punti complessivi, posizionandosi al 10° posto nella classifica finale del campionato del mondo, giungendo spesso davanti al suo compagno di squadra Nick Heidfeld, 7° a fine stagione. Il finlandese fu vittima di un brutto incidente in Giappone a Suzuka insieme alla Jordan di Alesi ma fortunatamente ne uscì senza danni. Data la sua ottima stagione come debuttante, Ron Dennis lo scelse per sostituire in McLaren il posto lasciato vuoto dal 2 volte campione del mondo Mika Hakkinen, suo connazionale.

Gli anni alla McLaren
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2002
Nel 2002 passa al team McLaren-Mercedes, dove, al debutto, coglie il primo podio della carriera giungendo 3° nel Gran Premio di Australia ed ottenendo il giro più veloce. Nel Gran Premio di Francia a Magny-Cours sfiora la prima vittoria, ma, a pochi giri dalla fine, scivola su una macchia d'olio non segnalata lasciata dalla Toyota di McNish alla curva Adelaide e viene sorpassato da Schumacher terminando la gara in seconda posizione. Impressiona per freddezza e capacità: sotto il diluvio a Silverstone è l'unico tra i piloti Michelin capace di reggere il ritmo dei piloti Ferrari con le più perfomanti Bridgestone mentre in Belgio, sulla mitica pista di Spa-Francorchamps, compie un autentico capolavoro in qualifica: conquista infatti la prima fila, dietro al solo Schumacher, pur trovando nel suo giro veloce lungo il rettilineo del Kemmel una coltre di fumo che impediva ogni visuale, dovuta alla rottura del propulsore di un avversario. Il talento del finnico esplode prepotentemente in estate ma alla fine della stagione accumula solo 24 punti che gli valgono il 6° posto finale. Per tutta la stagione si dimostra molto più veloce del compagno di squadra David Coulthard; simili distacchi lo scozzese non li aveva accusati nemmeno contro l'Häkkinen dei tempi migliori. Kimi fu però più sfortunato e avrà ben 11 ritiri.

2003
Il 2003 per Kimi è strabiliante: pur disponendo della vettura dell'anno precedente seppur modificata, (la fallimentare Mp4/18 non gareggerà mai) si ritrova leader indiscusso all'interno del suo team e lotta fino all'ultima gara per il mondiale con un mezzo decisamente più lento. Dopo un terzo posto iniziale avvenuto nel Gran Premio d'Australia, in Malesia arriva la prima vittoria in carriera. Nel Gran Premio del Brasile viene dato per vincitore ma giorni successivi la vittoria è andata a Giancarlo Fisichella per un errore dei commissari. Nonostante ciò sul bagnato compie i sorpassi più belli (insieme a quelli di un certo Fernando Alonso) tra i quali anche al suo compagno David Coulthard, a Michael Schumacher ed anche a suo fratello Ralf. La stagione continua ad altissimo livello e grazie ai numerosi podi conquistati, Räikkönen riesce a lottare per il titolo mondiale fino all'ultimo gran premio, contro il ferrarista Michael Schumacher e al pilota della Williams Juan Pablo Montoya. Alla fine si classifica 2° con 91 punti complessivi, solamente due in meno del campione tedesco e davanti al colombiano.

2004
La stagione 2004 è meno fortunata, costellata da numerosi ritiri per guasti meccanici, vista anche la scarsa competitività della vettura palesemente sbagliata. A metà stagione il team fornisce una vettura profondamente modificata e le cose iniziano a migliorare: a Silverstone ottiene la pole e insidia Michael Schumacher fino all'ultimo giro, analogamente in germania, due settimane più tardi, è costretto al ritiro mentre bracca il tedesco al comando. Ma nel Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps compie una delle sue pù belle gare. Vince il gran premio dopo aver compiuto splendidi sorpassi anche ai danni di Michael Schumacher che, giungendo secondo a traguardo, si aggiudicata il settimo e ultimo mondiale. A fine stagione viene a conoscenza che per l'anno successivo avrebbe avuto un nuovo compagno di squadra: il colombiano Juan Pablo Montoya, proveniente dalla Williams.

2005
Dopo un inizio difficile, nel 2005 Räikkönen dimostra di poter lottare per il mondiale con il rivale Fernando Alonso. Kimi, nonostante un forte ritardo dalla vetta del mondiale dopo le prime quattro gare, ha subito riaccorciato le distanze con due vittorie consecutive in Spagna e Monaco, ed altre quattro in Canada, Ungheria, Turchia e Belgio Räikkönen ha potuto dimostrare le sue capacità. Nel Gran Premio d'Europa è stato vittima di un cedimento alla sospensione quando era in testa all'ultimo giro. In tutte queste gare il finlandese ha costruito gran premi straordinari caratterizzati da splendide rimonte. La stagione si è conclusa con una superba vittoria in Giappone: partito 17°, Räikkönen ha subito rimontato una decina di posizioni. Nella seconda parte di gara ha superato anche Fernando Alonso e Michael Schumacher e all'ultimo giro ha effettuato il sorpasso della vittoria, ai danni di Giancarlo Fisichella. Sfortunatamente i problemi di affidabilità della McLaren, oltre che un inizio di stagione difficile in cui hanno perso terreno in classifica nei confronti dei rivali, hanno vanificato gli sforzi consegnando il titolo ad Alonso e alla Renault. In questa stagione su 19 gare ha ottenuto ben 10 giri veloci in gara, record assoluto detenuto a pari merito con Michael Schumacher.

2006
Nel 2006 la mancanza di affidabilità e di competitività della sua McLaren-Mercedes lo tagliano subito fuori dalla lotta per il titolo e rimane a secco di vittorie, conquistando ugualmente 65 punti, 3 pole position e terminando al quinto posto alle spalle dei piloti Ferrari e Renault. Ha sfiorato la vittoria solo in Ungheria dove però si è ritirato per un incidente con il doppiato Vitantonio Liuzzi e a Montecarlo, dove, autore di una splendida gara era l'unico pilota in pista a tenere il ritmo di Alonso. A Monza, dove Michael Schumacher ha ufficializzato il suo ritiro e dove la Ferrari ha nominato Kimi come suo successore il finlandese termina secondo, proprio dietro al tedesco.

Il passaggio alla Ferrari
2007

Dal 2007 Räikkönen corre con la Ferrari insieme a Felipe Massa, dopo aver firmato un contratto fino al 2009. Il debutto al volante della Ferrari F2007, la nuova macchina della Scuderia Ferrari che utilizza nel corso del mondiale di Formula 1 del 2007, avviene il 30 gennaio 2007 a Valencia. Räikkönen si dichiara ambizioso di voler gareggiare ad armi pari con l'altro pilota della Ferrari, ovvero Felipe Massa. Inizia benissimo la stagione sulla vettura di Maranello, vincendo il Gran Premio d'Australia dove ottiene pole position e giro più veloce (solo Fangio era riuscito a fare altrettanto al debutto con una Ferrari). Le due gare successive gli fanno conquistare due terzi posti, il primo in Malesia, dove il motore era stato limitato nei giri a causa di una piccola perdita d'acqua, ed uno in Bahrein, dove però ha un po' deluso e ha sofferto il passaggio alle gomme Bridgestone. Nel GP di Spagna, invece, è costretto al ritiro a causa di un problema elettronico, che lo ha privato di un sicuro posto sul podio. A Monaco inizia male il week-end, a causa di un errore nella seconda qualifica, errore che lo costringe a partire sedicesimo. In gara rimonta fino all'ottavo posto, guadagnando un punto iridato, grazie ad una buona partenza e ad un ottimo lavoro del box Ferrari. In questi primi gran premi appare chiaro che Kimi ancora non si trova a suo agio con la rossa, in particolare con il sistema di partenza, anche se dal Gp di Spagna il feeling inizia a migliorare. Dopo un'infelice doppia trasferta in Canada e Stati Uniti, dove però senza una brutta partenza avrebbe reso la vita difficile alle Mclaren, ritorna alla vittoria nel Gp di Francia a Magny-Cours partendo in griglia dalla 3ª piazza dietro Massa ed Hamilton. In partenza supera l'inglese della McLaren e al 46° giro il compagno Felipe Massa grazie alla tattica dei pit-stop. Nella gara successiva, in Gran Bretagna, centra un'altra vittoria ottenendo anche il giro più veloce. Nel bagnato Gran Premio d'Europa al Nurburgring, dopo aver conquistato la pole position, a metà gara è costretto al ritiro per un problema idraulico sulla sua Ferrari. Va meglio nel Gran Premio d'Ungheria dove arriva secondo subito dietro a Lewis Hamilton, e ottenendo il giro più veloce all'ultima tornata. Anche in Turchia arriva 2° dietro a Felipe Massa ottenendo il giro più veloce. Le cose vanno peggio a Monza dove risente di un brutto incidente avvenuto il sabato mattina. Arriva terzo dietro le McLaren. In Belgio, dopo aver ottenuto la pole position, torna sul gradino più alto del podio, dimostrando ancora una volta la sua predilezione per questo impegnativo tracciato (3 vittorie consecutive) e portando la Ferrari al suo quindicesimo titolo costruttori. A Fuji, in una gara sotto la pioggia, si ritrova nelle ultime posizioni a causa di un'errata scelta delle gomme ma rimonta fino al terzo posto. Con 17 punti da recuperare ad Hamilton su 20 disponibili, il mondiale sembra ormai chiuso. In Cina domina il weekend, parte alle spalle di Hamilton e, approfittando del suo inaspettato ritiro, vince davanti ad Alonso e Massa portandosi a 7 punti dall'inglese e a 4 dall'asturiano ad una gara dal termine. Il 21 Ottobre 2007 a Interlagos è necessario salire sul gradino più alto del podio con Massa, e sperare in una difficoltà di Hamilton per conquistare il titolo. Kimi Räikkönen alla partenza dal terzo posto brucia l'inglese e si porta alle spalle dell'altro ferrarista Massa partito in Pole Position. Nel frattempo Alonso si porta in terza posizione superando il suo giovane compagno di squadra che, complice l'inesperienza e la troppa foga, nel tentativo di riprendersi la terza posizione si rende autore di un fuori pista che lo fa scivolare indietro; come se non bastasse dopo pochi minuti un'inaspettato e non chiaro problema al cambio lo fa piombare in ultima posizione: è l'inizio della clamorosa disfatta. Hamilton conclude settimo, ne approfitta Räikkönen che, beneficiando anche del secondo posto di Massa che relega Alonso in terza posizione, si laurea per la prima volta nella sua carriera Campione del Mondo di Formula 1 con 110 punti iridati, uno in più dei sui diretti avversari della McLaren (Hamilton 2° e Alonso 3°), completando una fantastica rimonta di addirittura 26 punti.


2007 - Vittoria in Brasile


Nelle ore successive al termine della gara viene aperta un'inchiesta dalla FIA sulle Willams di Rosberg, quarto in gara, e Nakajima e sulle BMW Sauber di Heidfeld e Kubica, rispettivamente sesto e quinto, per le temperature fuori norma della benzina. L'inchiesta comunque non porterà alla squalifica dei piloti coinvolti, pertanto il titolo di Räikkönen viene confermato. Il team McLaren-Mercedes decide comunque di presentare ricorso contro la decisione presa dai commissari di cui sopra. Inizialmente pare incline ad un ricorso marcatamente teso alla retrocessione o squalifica delle vetture sopramenzionate,permettendo in tal modo la vittoria nel mondiale al britannico Lewis Hamilton. In seguito ai pareri dissenzienti in seno alla scuderia,in particolar modo dei suoi due piloti declina l'intenzione iniziale in favore di un approccio "soft" indirizzato solo a far "luce" sulle procedure decisionali adottate di commissari nella specifica occasione. L'udienza viene fissata per il 15 di novembre presso la Corte d'Appello internazionale FIA, ma il tribunale d'appello, a seguito di essa, giudicherà "inammissibile" il ricorso presentato dal team McLaren-Mercedes e il titolo è così definitivamente confermato al pilota scandinavo che è cosi il terzo campione del mondo finlandese dopo Mika Hakkinen e Keke Rosberg, e il terzo pilota a vincere un mondiale al primo anno in Ferrari (c'erano in precedenza riusciti Juan Manuel Fangio e Jody Scheckter).

2008

La stagione 2008 non inizia sotto i migliori auspici per il finlandese alla prima gara in Australia sul circuito dell' Albert Park: partito sedicesimo a causa di un problema alla pressione della benzina, commette alcuni errori e si ritira a 4 giri dal traguardo; verrà poi riammesso in classifica per via di una squalifica inflitta a Rubens Barrichello.

Si riscatta immediatamente in Malesia sul tracciato di Kuala Lumpur, vincendo la gara autorevolmente, superando con una sosta ai box ritardata il compagno di squadra Felipe Massa. Sul circuito di Sakhir in Bahrein, taglia il traguardo secondo dietro al suo compagno di squadra e davanti a Robert Kubica: dopo aver compiuto un grande sorpasso dall' esterno ai danni del polacco nei primi giri, resta dietro al compagno garantendosi però la testa del mondiale con 4 punti sul tedesco Nick Heidfeld. La trasferta nel deserto, conclusasi con una doppietta, riporterà alle Rosse ottime speranze con le McLaren Mercedes in affanno nelle retrovie.

Rientro del circus di Bernie Ecclestone in Europa per il Gran Premio di Spagna sul circuito del Montmelò: inizio trionfale per il finladese che si aggiudica la pole position strappandola per pochi centesimi di secondo al beniamino asturiano casalingo Fernando Alonso, quest'anno in affanno per via della sua monoposto Renault poco competitiva. Si aggiudica la gara restando in testa dall'inizio alla fine, rafforzando la sua posizione di leader nella classifica piloti. Una caratteristica tecnica molto curiosa è stata apportata alla Ferrari F 2008 in questa gara: un "buco" sito nella parte superiore dell'alettone anteriore che ha il compito di migliorare i flussi aerodinamici e garantire più stabilità in inserimento e in uscita di curva.

Una settimana dopo, nella trasferta in Turchia sul circuito dell' Istambul Park, il ferrarista ottiene la quarta posizione in qualifica dietro al suo compagno di squadra e alle frecce d'argento di Heikki Kovalainen e Lewis Hamilton. L'epilogo vedrà il finladese al terzo posto anticipato da Hamilton e dal suo compagno di squadra Felipe Massa. Rimane dunque saldamente in testa al mondiale, con 35 punti rispetto ai 28 dell'inglese della McLaren Mercedes, così come la sua scuderia a 63 punti rispetto ai 44 della tedesca Bmw.

Due settimane più tardi l'appuntamento sul tracciato cittadino del Principato di Monaco. L'anno precedente la scuderia di Maranello aveva accusato su questo tracciato un pesante svantaggio derivante dal passo troppo lungo della vettura. Quest'anno l'esito delle qualifiche (pole per il compagno di squadra Massa e secondo posto per il finlandese) sorride alla Ferrari che, riproponendo soluzioni aerodinamiche già testate come il "buco" sul musetto, si piazza davanti alle rivali principali: le due McLaren Mercedes di Hamilton prima e del connazionale Kovalainen poi. Tutto ciò non accadeva, sul circuito monegasco, dal 1979. Epilogo a dir poco disastroso per lui: una partenza mediocre fa sì che Hamilton lo sopraggiunga già alla prima curva. L'asfalto bagnato, un assetto forse poco perfomante, una penalizzazione e vari errori fra i quali un tamponamento sul finire di gara nei confronti di Adrian Sutil, fanno il resto. Non raggiunge nemmeno la zona punti (non accadeva da 12 Gran Premi consecutivi) e ciò gli fa perdere la testa del mondiale sulla quale sale il britannico delle Frecce d'argento. Unica magra consolazione della gara, la realizzazione del giro più veloce.

Trasferimento del circus della Formula 1 in Canada sul celebre circuito Gilles Villeneuve, l'unica trasferta americana dopo l'estromissione dal calendario del celebre tracciato di Indianapolis. Il finlandese afferma pubblicamente di voler dimenticare la pessima trasferta monegasca e le prove libere nella prima ora sul circuito di Montréal regalano a Kimi il miglior tempo assoluto; ciò non si ripete nella seconda quando è Lewis Hamilton a piazzarsi al primo posto pur non ripetendo il giro record di Räikkönen. Vi saranno inoltre aspre polemiche per via delle condizioni precarie dell'asfalto del circuito, usato solo una volta all'anno proprio dalla Formula 1. Nelle qualifiche ufficiali si piazzerà in seconda fila. La gara, iniziata senza significative variazioni di piazzamenti, prosegue nel segno dell'ottima prestazione del finlandese che, dopo alcuni giri sottotono, si porta vicino alla conquista della seconda piazza ai danni del polacco Kubica; tuttavia la gara cambia volto quando in gara entra la Safety Car a causa di un incidente. In questo frangente, dopo un giro dietro alla vettura di sicurezza, tutti i piloti di testa rientrano nei box per il rifornimento; gli uomini Ferrari sono più rapidi rispetto a quelli della McLaren e ciò permette a Kimi di superare Hamilton. Il finlandese si ferma ripettando la semaforica rossa affiancato a Kubica ma il pilota britannico urta il ferrarista mettendo fuori gioco sia Räikkönen che sé stesso. Dopo la gara, complice la tanto inedita quanto inattesa doppietta BMW, il pilota della scuderia italiana viene sopravvanzato in classifica iridata sia dal vincitore, Robert Kubica, sia dal compagno di squadra Felipe Massa.

Quattordici giorni dopo, sul circuito di Magny-Cours nella campagna francese, conquista la sua seconda pole position stagionale, la duecentesima nella storia del Cavallino Rampante. Sul circuito, duramente criticato dal presidente della Formula 1 Bernie Ecclestone già nella precedente stagione, non si correrà nel 2009 per via dei disagi connessi al mancato sviluppo della zona. Tuttavia, il direttore del circuito vuole investire in una sostanziale modernizzazione dello stesso per potersi avvicinare agli standard avveniristici dei circuiti orientali e garantire di anno in anno minori disagi alle scuderie partecipanti. In gara Räikkönen parte bene dalla pole e resta al comando fino a metà gara quando perde uno scarico ed è costretto a rallentare e consegnare la testa della corsa e la vittoria finale a Massa, mentre lui dovrà accontentarsi di un sofferto ma meritato 2° posto.

In Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone, il finlandese non riesce ad andare oltre il quarto posto. Un Gran Premio a dir poco roccambolesco che segnerà fin dalla partenza la sua evoluzione. Strategie errate, condizioni meteo variabili ed avversari nettamente al di sopra della Ferrari hanno fatto il resto. Il compagno di squadra Felipe Massa arriva addirittura tredicesimo, l'ultimo dei piloti rimasti in gara. Sul podio finiranno Lewis Hamilton, Nick Heidfeld e l'ex pilota Ferrari Rubens Barrichello.

Arrivo della Formula 1 all' Hockenheimring Baden-Württemberg in Germania sito nell'omonima città. Sul tracciato, in disuso da 3 anni, il finlandese, nelle consuete prove libere del venerdì, fa registrare il terzo tempo alle spalle del compagno di squadra e di Lewis Hamilton: attualmente i tre piloti sono i leader della classifica mondiale. Il sabato, durante le qualifiche ufficiali, non riesce ad andare oltre il sesto posto: presumibilmente il discreto risultato è stato influenzato da un quantitativo di carburante superiore rispetto alla concorrenza. Il suo compagno di squadra conquista la seconda piazza alle spalle dell'inglese delle Frecce d'argento Hamilton. Il giorno seguente, quello della gara, non riesce a mantenere il passo dei migliori: nemmeno l'entrata in pista della safety-car, per un incidente alla Toyota di Timo Glock, ribalterà la situazione. Arriverà sesto, così come la posizione guadagnata il sabato nelle qualifiche. Poco esaltante anche il suo compagno di squadra Felipe Massa arrivato comunque terzo alle spalle di un eccellente Lewis Hamilton e Nelson Piquet Jr.. In evidente recupero le McLaren Mercedes che riducono la distanza dalla Ferrari nel Campionato Mondiale Costruttori (86 punti contro 105) e pongono il "pupillo" della casa di Stoccarda al primo posto in quello piloti.

Dopo aver espresso tutto il suo rammarico per le deludenti prestazioni delle due monoposto del Cavallino il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ha esortato il team a lavorare per il Gran Premio successivo all' Hungaroring di Budapest. Il finlandese ha già testato la sua vettura ed ha affermato, soddisfatto del lavoro eseguito, che non si ripeteranno gli errori fatti in passato.
Nel weekend del GP di Ungheria, Kimi si mette leggermente in mostra nella prima sessione di prove del venerdì dove ottiene il secondo tempo dietro al compagno di squadra, ma nelle prove restanti e nelle qualifiche non otterrà grandi risultati tant'è che la domenica in gara partirà sesto. Il giorno della gara stessa, Kimi parte male e viene scavalcato da Alonso al via e arrancherà dietro lo spagnolo per gran parte della gara anche se, nonostante questo, grazie al "gioco" dei Pit Stop riuscirà a ottenere un inaspettato terzo posto finale.

A Valencia, sul nuovo circuito cittadino in occasione del Gran Premio d'Europa, ottiene il miglior tempo nella seconda sessione di prove del venerdì ma il resto del weekend non sarà positivo: in qualifica ottiene solo un quarto posto. In gara, dopo una prova molto modesta dove, fra l'altro, travolge il meccanico addetto alla pompa di benzina durante il Pit Stop, Pietro Timpini, è costretto a ritirarsi per la rottura del motore.

Con un nuovo propulsore, la Rossa di Maranello del finlandese arriva in Belgio sul Circuito di Spa-Francorchamps. Nelle prove libere del venerdì ottiene il secondo posto assoluto alle spalle del suo compagno di squadra: un risultato non del tutto positivo dato che, a 5 gare dalla conclusione del mondiale, è prorpio Felipe Massa a trovarsi in vantaggio rispetto a lui e ciò potrebbe indurre la squadra a puntare tutto sul brasiliano per la vincita del titolo iridato. Tuttavia, Kimi giunge nel tracciato belga con la certezza di avere in tasca la vittoria delle ultime 3 edizioni del Gran Premio e consapevole che, se raggiungesse la quarta, eguaglierebbe il record di Jim Clark e di Ayrton Senna. Nonostante questa certezza, le qualifiche del sabato non sorridono a Raikkonen: infatti riesce ad ottenere solo il quarto tempo in griglia ma consapevole, secondo quanto rilasciato nelle interviste, di avere una buona messa a punto. La domenica, partenza eccellente del finlandese che conduce autorevolmente la gara fino a 4 giri dalla fine: infatti, arrivati a tale termine, la pioggia annunciata sin dall'inizio arriva. Il vantaggio del ferrarista si riduce al minimo ed un duello serrato con Lewis Hamilton mette fuori combattimento Kimi. Al traguardo arriveranno, nell'ordine, l'inglese della McLaren Mercedes, il compagno di squadra Felipe Massa e Nick Heidfeld della Bmw fermatosi al terz'ultimo giro per il cambio gomme e risalito dalla settima alla terza posizione. A premiazione terminata la FIA si riunisce per analizzare la condotta di gara di Lewis Hamilton e di Timo Glock. Ne esce che entrambi i piloti vengono penalizzati di 25 secondi per via di alcune vicissitudini verificatesi durante le battute finali: ciò fa scalare il britannico dal primo all'ultimo gradino del podio. Questo significa anche un numero minore di punti guadagnati. Tale sentenza non può far altro che allietare la pessima giornata del finlandese che in ottica campionato si trova in condizioni di sottrarre meno punti agli avversari.

Sette giorni più tardi, Kimi Raikkonen giunge in Italia all' Autodromo Nazionale di Monza, Gran Premio di casa per la Scuderia Ferrari. Prove libere nel segno di un vero e proprio diluvio nella prima ora e di cielo moderatamente sereno nella seconda. Proprio in quest'ultima il finnico fa registrare la migliore prestazione assoluta: complice sarà anche la felicità per esser stato confermato alla guida della monoposto di Maranello sino al 2010. Il giorno successivo le condizioni metereologiche non migliorano e, per la prima volta nella sua carriera, non riesce ad accedere alla cosidetta Q3 così come Lewis Hamilton. La pole position andrà alla scuderia cugina della Ferrari, la Toro Rosso, con Sebastian Vettel. Massa riesce a limitare i danni piazzandosi al sesto posto. Un assetto completamente errato e una strategia abbastanza positiva fanno in modo che Kimi rimanga in ombra per 3/4 di gara; solo quando l'asfalto comincia ad asciugarsi riesce a segnare il miglior tempo e guadagnare una mesta nona posizione. Vince Sebastian Vettel che, con la sua Toro Rosso, tinge ugualmente con colori italiani questo Gran Premio.

A quattro gare dal termine del mondiale 2008, la Formula 1 giunge sul circuito cittadino di Singapore, entrato in calendario proprio quest'anno. Questa è una gara dalla valenza storica per due ragioni: è la prima volta che le monoposto della massima serie corrono di notte e perché questa novità festeggia il traguardo degli 800 Gran Premi. Kimi, nelle prove libere del venerdì, non ottiene ottimi tempi complice anche le condizioni meteo sfavorevoli. Il finnico è comunque soddisfatto e motivato a scalare la classifica: impresa ardua dato il consistente divario con i concorrenti. Sabato qualifiche con le Ferrari sempre veloci in tutte e tre le sessioni. Conclude terzo alle spalle di Felipe Massa e Lewis Hamilton. La gara si svolge sotto i migliori auspici sia per lui che per Massa. Un incidente di Nelson Piqet Jr. fa entrare la safety-car ed è l'inizio della decandenza. L'epilogo si avrà con l'inicdente dello stesso Kimi a 3 giri dal termine quando ricopriva la quinta posizione. Torna alla vittoria Fernando Alonso con Nico Rosberg e Lewis Hamilton al seguito. L'unica mesta consolazione è il giro record della gara che va ad eguagliare il record di Michael Schumacher: 10 giri veloci assoluti, in diversi Gran Premi, nel corso di un campionato. Nella gara successiva in Giappone si classifica terzo dietro Alonso e Kubica, ma nonostante l'ottimo piazzamento vede sfumare matematicamente la possibilità di confermarsi campione avendo accumulato uno svantaggio di 21 punti a due gare dalla fine. Nelle restanti tre gare Räikkönen ritornò competitivo, accettando di fare da gregario al compagno Massa ed aiutarlo a conquistare il titolo, per cui il brasiliano era ancora in corsa assieme a Lewis Hamilton. Al Fuji Speedway, a Shanghai e ad Interlagos concluse quindi con tre terzi posti, utili alla causa Ferrari solo per la conquista del Campionato Costruttori, poiché Felipe Massa, nonostante la vittoria nel Gp di casa in Brasile, non riuscì a conquistare il titolo, che andò invece a Lewis Hamilton.

2009
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La stagione 2009 non si apre per niente bene per il finlandese. La Ferrari non è veloce e performante come quella degli anni precedenti e nelle prime tre gare della stagione, in Australia, Malesia e Cina, Räikkönen non riesce mai ad andare a punti, facendo segnare rispettivamente un ritiro (problemi al differenziale)[28], un quattordicesimo ed un decimo posto. I primi 3 punti arrivano con il sesto posto in Bahrain, mentre in Spagna, dove ha fatto segnare la sua ultima vittoria in Formula 1 nel 2008, si ritira per problemi di natura idraulica[29]. Il primo podio stagionale arriva al Gran Premio di Monaco, con un ottimo terzo posto, mentre in Turchia Räikkönen rimane ancora fuori dalla zona punti, classificandosi nono. Le cose non migliorano nemmeno sul circuito inglese di Silverstone, dove termina la gara in ottava posizione.

Dal Gran Premio d'Ungheria, in cui la squadra perde Massa per infortunio, le prestazioni della Ferrari e parallelamente del finnico aumentano in modo considerevole: ottiene un secondo posto alle spalle di Hamilton all'Hungaroring e sale di nuovo sul podio sul cittadino di Valencia. La prima vittoria stagionale arriva nel Gran Premio del Belgio, suo circuito per eccellenza dove, partendo dalla sesta piazza, torna al successo davanti a Giancarlo Fisichella. È la quarta vittoria di Raikkonen sul circuito di Spa-Franrchocamps in carriera. Nel Gran Premio d'Italia centra il quarto podio consecutivo piazzandosi terzo, approfittando dell'incidente di Hamilton all'ultimo giro. Nella notturna di Singapore, il finlandese si deve accontentare del decimo posto dopo un weekend difficile per le Ferrari.

Intanto, in mezzo alla settimana viene annunciato il suo addio alla scuderia di Maranello, per far spazio al pilota spagnolo Alonso, a partire dalla stagione 2010. Subito si diffuse la voce di suo un ritorno alla McLaren per affiancare Hamilton, considerata dal pilota finlandese l'unica valida alternativa alla Scuderia di Maranello.

Nonostante questo aspetto legato al mercato, disputa un'ottima prova al Gran Premio del Giappone a Suzuka, in cui riesce a sfruttare al massimo un'auto poco efficace, ottenendo un quarto posto che permette alla Ferrari di mantenere ancora il terzo posto nella classifica costruttori. In Brasile, nella penultima prova del campionato, a causa di una collisione con la Red Bull di Webber a inizio gara, non riesce ad ottenere più del sesto posto.

2010
Il 18 novembre 2009 il suo manager comunica l'intenzione del pilota di non correre nella stagione 2010 di F1 e il 4 dicembre 2009 viene ufficializzato l'accordo per un anno con la Citroën Redbull Racing, per la quale gareggerà, per 12 gare delle 13 in programma, nel Campionato del mondo rally.[30] Il 3 aprile 2010, al termine del terzo rally della stagione, in Giordania, Raikkonen si classifica all'ottavo posto, diventando così il primo pilota finlandese nella storia ad aver conquistato punti iridati sia nel Campionato di Formula 1 che in quello Rally.

Il 13 giugno con la sua Citroen partecipa al 26° Rally della Lanterna conquistando la seconda posizione battuto di pochi secondi dal compagno di marca Sébastien Ogier, vincendo la prima prova di tappa ufficiale, Laccio - Torriglia

Vittorie
2003: Malesia
2004: Belgio
2005: Spagna, Monaco, Canada, Ungheria, Turchia, Belgio, Giappone
2007: Australia, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Cina, Brasile
2008: Malesia, Spagna
2009: Belgio

Vita privata
La sua famiglia comprende il padre Matti, la madre Paula, e il fratello Rami che corre nei rally ed occasionalmente in competizioni con auto "a ruote scoperte" nella sola Finlandia . Ufficialmente risiede a Zurigo in Svizzera con la moglie Jenny Dahlmann, sposata il 31 luglio 2004 ma ora possiede una casa anche a Dubai. Jenny è una modella e nel 2001 è stata eletta "Miss Scandinavia". E' stato più volte indicato;nel periodo in cui correva per la McLaren-Mercedes,come un consumatore accanito di alcolici e per questo spesso ripreso e pungolato dai tabloid d'Oltremanica. Queste voci si sono totalmente spente da quando è giunto alla Scuderia Ferrari.
image Kimi Raikkonen e Jenny Dahlmann

Curiosità
* Nei momenti di tempo libero adora ascoltare la musica pop finlandese, suo paese di provenienza.
* Nel disco dei Guns N' Roses, Chinese Democracy, Axl Rose, leader e vocalist della band, cita nei ringraziamenti presenti nel booklet del cd Kimi Räikkönen e Ferrari.
* Kimi ha una forte passione per i beni materiali fuori dagli schemi: fra i tanti, la Walz Hardcore Cycles gli ha prodotto due moto uniche e su misura che la Casa ha ribattezzato Iceman e Iceman II. È proprietario, inoltre, della scuderia Räikkönen Robertson Racing che attualmente milita in Formula 3 ed in Formula Bmw.
* Nel mondo della F1 è molto amico di Sebastian Vettel e sono spesso avvistati ad allenarsi insieme in Svizzera.

Edited by » *Kµrtis 92* ~ - 26/6/2010, 02:47
 
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Bloom24
view post Posted on 13/2/2008, 19:07     +1   -1




la nostra grande promessa.... e anche carino :D potrebbe sorridere qualche volta di più nn mi dispiacerebbe xd
 
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*Kurtis 92*
view post Posted on 13/2/2008, 19:17     +1   -1




Beh, se sorride troppo lo potrebbero chiamare Iceman sciolto :asd: !!!
 
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George_Ellias
view post Posted on 1/6/2008, 16:52     +1   -1




Anche se vince, partendo dalla ultima posizione, Raikkonen non fa un sorriso. E' troppo serio, per me :sisi: Ma è bravissimo, grande esperienza.
 
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3 replies since 13/2/2008, 19:01   522 views
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